Mons. Munilla mette in dubbio la ricerca dell’immortalità del fondatore di Amazon
LA START UP DI BEZOS & CO. CHE VORREBBE ALLUNGARE PER SEMPRE LA VITA UMANA…
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Di Angelica La Rosa
Altos Labs è una start up che sta lavorando a una tecnologia per la riprogrammazione biologica come strada per ringiovanire le cellule in laboratorio e, secondo gli studiosi, allungare la vita umana.
A sostenere la start up (che può contare sul lavoro di scienziati come Carlos Izpisua Belmonte, Steve Horvath, Shinya Yamanaka) ci sono nomi eccellenti di miliardari di diverse parti del mondo, come il fondatore di Amazon Jeff Bezos e Yuri Milner, il miliardario che ha fatto parte della sua fortuna con Facebook e Mail.ru.
La start up, che evoca Calico, la società contro l’invecchiamento fondata da Larry Page, il co-fondatore di Google, si è attirata le critiche del vescovo di San Sebastián (Spagna) monsignor José Ignacio Munilla, che ha sottolineato, in risposta alla ricerca dell’immortalità del fondatore di Amazon, che il materialismo e il consumismo condannano l’uomo e che abbiamo già la vita eterna in Dio.
Monsignor Munilla ha affermato che “la possibilità di una cura che ringiovanisca le cellule umane non ha, di per sé, nulla di contrario ai principi morali cristiani” ma ha anche evidenziato che “i pochi dati che conosciamo sul nuovo progetto di Jeff Bezos, purtroppo, sono preoccupanti rispetto ai metodi da utilizzare”. Il presule ha ricordato che “uno degli scienziati assunti, lo spagnolo Juan Carlos Izpisua, ha svolto in Cina “ricerche controverse, generando embrioni con un misto di cellule di scimmia e umane“.
“Con queste premesse, ci sono motivi per sospettare che questo progetto corra il rischio di trascurare la deontologia biogenetica“, ha aggiunto il vescovo spagnolo che, riflettendo sulla crisi di senso esistenziale del nostro tempo, ha aggiunto: “il materialismo e il consumismo generano un prototipo dell’uomo di successo, bello, giovane, di buon tipo e ricco, molto ricco… I giovani vogliono essere ricchi!“.
Monsignor Munilla ha affermato, con rammarico, che il materialismo e il consumismo condannano coloro che hanno raggiunto tanta ricchezza a un “vuoto esistenziale, che non sono in grado di compensare con tutti i soldi del mondo”. Il vescovo ha anche indicato che in mezzo a “questa corsa senza direzione” la parabola del “povero Lazzaro” è pienamente applicabile, così come l’ammonimento evangelico: “stolto, stasera chiederanno la tua vita. Quello che hai accumulato, a chi andrà?“.
Il Prelato ha concluso: “mentre sogniamo irrazionalmente l’immortalità, dimentichiamo di essere eterni: siamo chiamati a partecipare alla vita eterna di Dio!“.