L’eurodeputato Fitto: “si vuole punire chi ha idee diverse rispetto al pensiero unico di Bruxelles”
“SAREBBE IL CASO DI CONCENTRARSI SULLE VERE PRIORITÀ CHE RIGUARDANO I CITTADINI EUROPEI”
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A cura di Angelica La Rosa
“Tutti gli Stati Membri devono essere trattati nello stesso modo. Per questo come gruppo ECR durante la Conferenza dei Presidenti abbiamo ribadito la nostra contrarietà a qualsiasi discussione urgente sullo stato di diritto in particolare sull’attivazione nei confronti di alcuni paesi dell’applicazione automatica delle procedure previste dal regolamento sulla condizionalità. Purtroppo qualcuno crede di poter monopolizzare l’agenda europea e utilizzare i Trattati a proprio piacimento per punire chi ha idee diverse rispetto al pensiero unico di Bruxelles”.
Cosi’ il copresidente del gruppo ECR al parlamento europeo, Raffaele Fitto, intervenendo alla riunione straordinaria della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo, con il presidente Sassoli e l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell.
“Sarebbe invece il caso di concentrarsi sulle vere priorità che riguardano i cittadini europei, come la ripresa economica e sociale, e le diverse questioni di politica internazionale che nei prossimi mesi ci porteranno diverse sfide dal punto di vista delle politiche migratorie, della sicurezza e della lotta al terrorismo. Priorità che abbiamo ribadito oggi alla presenza dell’Alto Rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Borrell, affermando innanzitutto che il primo e principale dovere come UE sia quello di assistere gli Stati membri in ogni modo possibile nell’evacuazione dei cittadini UE dall’Afghanistan, e di quei cittadini afghani che hanno combattuto attivamente i talebani a fianco delle forze alleate e che ora corrono un grave pericolo se dovessero rimanere a Kabul. Al tempo stesso abbiamo indicato la necessità di una nuova strategia europea per l’Afghanistan e l’intera regione mirata innanzitutto a contrastare gli interessi divergenti di altri attori, garantire una gestione dei possibili flussi dei profughi che favorisca l’accoglienza nei paesi limitrofi, senza gravare ulteriormente sulle frontiere esterne dell’Ue e a rafforzare la nostra sicurezza contrastando ogni possibile infiltrazione terroristica. Tutto questo può essere realizzato solo attraverso una nuova strategia per l’Afghanistan e per l’intera regione”.