Da domani la programmazione autunnale di Informazione Cattolica: ecco le novità!
IL “GIORNALISMO COSTRUTTIVO”, LA NUOVA SFIDA DI INFORMAZIONE CATTOLICA
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A cura di Angelica La Rosa
Uno dei più recenti siti d’informazione nati in Italia è Informazione Cattolica; dapprima blog e, dal 19 marzo 2020, dominio web divenuto piuttosto diffuso sui social.
Fondato dal professor Matteo Orlando, riunisce oggi circa una trentina tra redattori e collaboratori esterni, accomunati dall’impegno per una missione giornalistica e civica vera e propria. Uomini e donne reali, decisi a “metterci la faccia” per la Buona Battaglia delle idee e convinti che la “schermatura” virtuale costituisce condizione necessaria ma non sufficiente per una testata che voglia davvero lasciare traccia nella società e nella cultura del nostro tempo.
Come molti altri siti, anche Informazione Cattolica si basa esclusivamente sul volontariato, senza che questo significhi che sia gestito in maniera superficiale o dilettantesca. Al contrario lo staff è consapevole che il dovere di coscienza di contribuire a contro-informare rispetto ai grandi media, mettendo soprattutto in grado i lettori appartenenti al mondo cristiano (non esclusivamente cattolico) di approfondire questioni unilateralmente presentate dai ristretti circoli che controllano il mainstream, comporta non solo il rispetto delle regole basilari del giornalismo – che tra l’altro non sono sempre rispettate dalla stampa laica – ma anche di essere aperti al nuovo, quando esso può contribuire a ri-mobilitare i cittadini disorientati e delusi da una crisi politica, religiosa e morale senza precedenti.
Informazione cattolica, come altre testate del mondo ecclesiale, non si sottrae dunque alla informazione e alla disapprovazione delle notizie e delle questioni pubbliche visibilmente e dolorosamente sbagliate. Tenta però, al tempo stesso, di edificare con “il bello che c’è”. Come ribadito da Papa Francesco nell’ultimo Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali dal titolo «Vieni e vedi» (Gv 1,46).
Per comunicare correttamente, spiega il Santo Padre, è necessario evitare l’appiattimento dei “giornali fotocopia” o dei notiziari radio-tv e web sostanzialmente uguali, nei quali «il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, “di palazzo”, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società».
Raccogliendo l’invito del Pontefice, quindi, redattori e collaboratori di Informazione Cattolica si sforzano di proporre o raccontare eventi «che altrimenti sarebbero trascurati dai media tradizionali», facendo «emergere più storie, anche positive».
L’informazione cattolica oltre ad avere un compito sicuramente originale nel panorama informativo odierno, che predilige rappresentare al pubblico la tragedia, il dolore, la sofferenza, in quanto sceglie di rappresentare anche il buono che avviene ogni giorno nel mondo può anche diventare nel nostro paese un apripista per un diverso modo di informare, aperta com’è alle novità che stanno emergendo nell’ambito dei media. Ad esempio il giornalismo delle soluzioni, che Informazione cattolica, tra le prime in Italia, si sta impegnando ad adottare.
Detto anche giornalismo costruttivo, questo “metodo” è nato negli Stati Uniti nel 2012 grazie a David Bornstein e Tina Rosenberg del New York Times, entrambi fondatori del Solutions Journalism Network. La “narrazione costruttiva” non è giornalismo positivo fine a sé stesso, cioè dare solo buone notizie; non è informazione ingenua, perché non c’è solo il bene (ma nemmeno solo il male!); non si riduce alle Breaking News, cioè non sensazionalismo che va sempre di fretta; non è giornalismo distruttivo, cioè non parla solo di polemiche o problemi, soprattutto se insolubili. Anzi, proprio a questo proposito il giornalismo costruttivo ambisce a portare le soluzioni, cioè non crea le risposte, le racconta.
I cinque criteri elaborati da Bornstein e Rosenberg per una narrazione costruttiva si articolano in cinque impatti-chiave per cercare di presentare un “giornalismo delle soluzioni”: 1) dirigendo l’attenzione delle comunità locali su storie vere, orientate alla soluzione di problemi, che descrivono come, quando e perché uomini e donne di altre parti della nazione hanno affrontato sfide e difficoltà superandole. 2) evitando il disfattismo grazie all’effetto “niente scuse” (se altri impegnandosi ce l’hanno fatta, perché non noi?); 3) rendendo il più efficace possibile l’effetto-emulazione di progetti o strategie già realizzate per invogliare la comunità a mobilitarsi, organizzarsi e raggiungere obiettivi audaci; 4) cercando di non dare per scontate le informazioni fornite dall’establishment perché spesso finiscono per descrivere parzialmente o a senso unico le varie situazioni critiche (con le inchieste giornalistiche, infatti, escono non di rado fuori i metodi per riformare le organizzazioni); 5) cercando di non accontentarsi dello Status quo o indulgere nella descrizione negativa e pessimistica dell’esistenza (chi sui giornali ha provato a farlo con un approccio costruttivo, spesso è stato anche parte della soluzione dei problemi).
Non c’è dubbio che per un cattolico, ma anche per un laico che voglia essere per quanto possibile protagonista nella società in cui vive mediante scelte in ambito sociale e politico consapevoli, oltre all’informazione è necessario curare anche la formazione, ovvero l’acquisizione di nozioni, di carattere storico, filosofico, dottrinale, scientifico che debitamente orientate diventano cultura, pensiero e quindi giudizio.
Anche da questo punto di vista Informazione Cattolica offre il suo contributo con una sana apologetica per contrastare il relativismo della modernità.
Caratteristica comune dei media cattolici quindi dovrebbe essere il forte e scrupoloso controllo dottrinale dei contenuti, teso a promuovere la conoscenza dei fatti con indipendenza, accuratezza ed imparzialità, senza essere influenzati da pressioni di natura politico-partitica, né da interessi personali o economici. Inoltre, la fedeltà alla Chiesa e al Papa porta a tralasciare ogni commento offensivo, volgare, blasfemo o inutilmente provocatorio e nei limiti del possibile, tutto viene vagliato dal punto di vista veritativo e dottrinale.
Ma la semplice informazione non basta. L’ambizione di una “buona stampa cattolica” deve essere oggi anche quella di formarsi e formare nella Sacra Scrittura, nella Tradizione, nel Magistero, intimamente connessi.
Cosa possono fare quindi oggi nel variegato mondo dell’informazione piccole testate animate da persone cattoliche di buona volontà? Almeno dare il buon esempio per passare, assicura il fondatore di Informazione Cattolica Matteo Orlando, «dalle attuali tre S del giornalismo Sesso-Sangue-Soldi alle tre B del futuro giornalismo: Buono-Bello-Bene».
Da domani Informazione Cattolica cercherà di fare proprio questo, attraverso un “palinsesto” che vi invitiamo a seguire.
Si comincerà alle ore 7:00 di ogni giorno con il commento al Vangelo del giorno a cura di don Ruggero Gorletti nell’ambito della rubrica “Vox Dei”. Nel corso della mattinata (entro le ore 13), inoltre, si raddoppia l’approfondimento biblico-morale con il commento alle letture del giorno a cura di Padre Giuseppe Tagliareni (nell’ambito della rubrica “Parole di vita“).
Alle 7:05 esce la rubrica di Mariella Lentini “Santi per tutti i giorni” mentre alle ore 7:10, ulteriore articolo della giornata, la nostra “Terza Pagina”, vale a dire un pezzo legato alla cultura, alle recensioni, alla storia, agli spettacoli (concerti, musica, radio, film, cinema, trasmissioni Tv), tratto dalle categorie STORIA E CULTURA, RECENSIONI, MUSICA IDENTITARIA.
Alle 7:15, per diversi mesi, si propongono le notizie che arrivano dai vari Stati del mondo in merito alle persecuzioni contro i cristiani.
Dalle 7:20 in poi, ogni cinque minuti, ci saranno articoli legati a ciò che accade in Italia (categoria CRONACHE ITALIANE), nel mondo (GEOPOLITICA), nei settori dell’EDUCAZIONE e della FAMIGLIA, dell’ETICA e della BIOETICA, con temi delicati come l’aborto, l’eutanasia, l’omo-transessualità etc.
Infine, non mancheranno le INTERVISTE e gli EDITORIALI (che rispecchiano le idee dei redattori del sito) e, di tanto in tanto, alcuni articoli di approfondimento su una tematica scottante: ESOTERISMO E MISTERI.
Invitandovi ad associarvi a tutti i nostri canali (TELEGRAM, YOUTUBE, TWITTER, FACEBOOK, INSTAGRAM) vi auguriamo buona (in)Formazione Cattolica.