Chi sceglie di aderire a Cristo deve rinunziare a idoli e immoralità
TANTI, NELLA CHIESA DI OGGI, NON SONO D’ACCORDO CON S. PAOLO E AMMETTONO FORNICAZIONE, RAPPORTI PREMATRIMONIALI, ANTICONCEZIONALI, NUOVE NOZZE, AMORE OMOSEX E COSE DEL GENERE: PROPRIO COME FA IL MONDO
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
“Questa è volontà di Dio, la vostra santificazione” (1Tes 4,3), dice S. Paolo ai fedeli di Tessalonica, ripetendo l’antico comando di Dio ad Israele: “Siate santi, perché io sono Santo” (Lev 19,2).
Ciò che ci rende di Dio è la santità; tutto il resto (abilità, censo, cultura…) ci fa simili agli altri uomini. Ora chi sceglie di aderire a Cristo, deve rinunziare agli idoli e all’immoralità: “che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione” (4,4-7).
Tanti, nella Chiesa di oggi, non sono d’accordo con S. Paolo e ammettono fornicazione, rapporti prematrimoniali, anticoncezionali, nuove nozze, amore omosex e cose del genere: proprio come fa il mondo. È un’altra Chiesa. Nessuno più dice che è peccato; altro che santificazione!
Alla festa di nozze del Regno di Dio, non entreranno in tanti: i nemici di Dio, i ribelli, quelli che non hanno la tunica nuziale, le vergini stolte, che hanno la lampada spenta. Nessuno di questi attende lo Sposo, che di certo verrà anche se non si sa l’ora esatta. Bisogna avere l’olio abbondante, cioè la fede e l’amore, altrimenti ci sentiremo dire: Non ti conosco!