Checché ne dicano i Protestanti, il culto dei Santi è voluto da Dio
FESTA DI S. LORENZO MARTIRE
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Durante la persecuzione dell’imperatore romano Valeriano, i soldati sorpresero il Papa Sisto II e i suoi diaconi mentre di nascosto celebravano l’Eucaristia nelle catacombe. Furono subito martirizzati tutti, eccetto Lorenzo, che deteneva e amministrava le offerte per i poveri. Lo lasciarono in vita quattro giorni, ma senza riuscire a prendere il denaro.
Lorenzo disse che i poveri sono il tesoro della Chiesa. Così venne bruciato vivo sulla graticola in questo giorno, nel 258. “Ha largheggiato, ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno” (2Cor 9, 9). E Dio ha fatto abbondare i frutti del sangue dei martiri, donando nuovi cristiani.
Il Concilio Vaticano II ha rimesso in auge il diaconato permanente sia per il servizio liturgico, sia per la carità verso i poveri, che non mancano mai nella società. Se è vero che la religione serve a salvare l’anima, la Chiesa ha sempre insegnato ad avere cura dei poveri, poiché in loro si serve Cristo. La più grande povertà è l’ignoranza di Dio e la privazione della sua grazia.
Chi perde la vita per Gesù, la conserva per la vita eterna e il grano che muore in terra, porta molto frutto. “Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà” (Gv 12, 26). Se li onora Dio padre, non dovremo onorarli pure noi? Checché ne dicano i Protestanti, il culto dei Santi è voluto da Dio.