Ecco perché Giovanni Maria Vianney è un santo da conoscere meglio

Ecco perché Giovanni Maria Vianney è un santo da conoscere meglio

IL RAPPORTO FRA IL SANTO CURATO D’ARS E L’IMMACOLATA

Di Diego Torre

«La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo» (Sal 17) è quanto ripete Gesù, Figlio di Dio non riconosciuto come tale, nel Vangelo parlando per sé stesso. Possiamo certamente applicare tale indicazione a don Giovanni Maria Vianney.

Poco si è approfondito il rapporto fra il santo curato d’Ars e l’Immacolata. Egli nacque nel 1786, tre anni prima della rivoluzione francese, da contadini cattolici, felici genitori di 6 figli, tutti consacrati alla Vergine Maria Immacolata prima ancora della nascita. «Appena questo figlio prediletto cominciò ad osservare gli oggetti esterni, la pia madre fu lieta di indicargli il crocifisso e le immagini religiose, che ornavano le pareti della casa, e, quando le piccole braccia poterono appena muoversi fuori dalle fasce, cominciò a guidare la manina incerta dalla fronte al petto e dal petto alle spalle: il bambino ne prese presto l’abitudine». Fin da piccolo frequentò la chiesa parrocchiale, recitando il Rosario e sviluppando l’amore per l’Immacolata, «amata prima ancora di conoscerLa. È il mio affetto più antico».

“Egli stesso aveva per l’Immacolata Concezione della Santissima Vergine una vivissima devozione, lui che nel 1836 aveva consacrato la sua parrocchia a Maria concepita senza peccato, e doveva accogliere con tanta fede e gioia la definizione dogmatica del 1854”. Il Santo Curato ricordava sempre ai suoi fedeli che “Gesù Cristo dopo averci dato tutto quello che ci poteva dare, vuole ancora farci eredi di quanto egli ha di più prezioso, vale a dire della sua Santa Madre””. (Benedetto XVI, 16.6.2009).

La vita sulla terra è una milizia poiché “Non crediamo che esista un luogo su questa terra ove poter sfuggire alla lotta contro il demonio.“ E in questa battaglia un ruolo decisivo lo svolge l’Immacolata, a cui il santo venne consacrato sin dal grembo materno e che, alla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, esclamò: “Che felicità! Ho sempre ritenuto che mancasse questo raggio al fulgore delle verità cattoliche. È una lacuna che non poteva restare nella religione“.

Facciamo nostro il suo appello: “Consacratevi a Maria. Pregatela bene questa Santa Madre, onoratela soprattutto nella sua Immacolata Concezione”!

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