Invece di Gesù i cristiani invocano elemosine di stato e vaccini, nuovi diritti e follie
È DIO CHE DÀ LA VITA, LA LIBERTÀ, La LEGGE, L’IDENTITÀ, I FRUTTI DELLA TERRA E L’EREDITÀ ETERNA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Col patto d’Alleanza Israele si impegnava a santificare le feste, prima di tutte il sabato, giorno di assoluto riposo. Poi la Pasqua, in ricordo della liberazione dall’Egitto; la Pentecoste, in ringraziamento del dono del grano e della legge; la festa dell’espiazione per avere il perdono di Dio; la festa delle capanne, per ricordare il periodo dell’esodo. Dopo l’esilio fu aggiunta la festa della dedicazione del tempio.
Nel deserto la liturgia si svolgeva tutta nella Tenda del Convegno, mediante sacrifici di agnelli, di vitelli, offerta di pani, focacce, incenso e preghiere.
La presenza di Dio doveva essere forte, costante, benefica, adorata, onorata, ricercata, glorificata, perché è Dio che dà la vita, la libertà, la legge, l’identità, i frutti della terra e l’eredità eterna.
È lui l’Alleato potente che difende i suoi eletti da tutti i nemici fisici e spirituali: malattie, pestilenze, alluvioni, terremoti, guerre di nemici, agguati di demoni. Se non si rispetta Dio, tutti questi mali ci vengono addosso. Ora tutti dicono: È frutto del l’inquinamento, del riscaldamento globale! No?
A Nazareth Gesù non poté farvi molti miracoli, a causa della loro incredulità. Non accettavano che il figlio d’un noto falegname potesse essere il Messia.
Così oggi i cristiani non riescono a pensare che Gesù ci possa salvare pure dalla pandemia, dal malgoverno, dalla distruzione della famiglia e dell’economia e invocano elemosine di stato e vaccini, nuovi diritti e follie.