Quelle indimenticabili pagine degli “Esercizi spirituali” di Sant’Ignazio di Loyola

Quelle indimenticabili pagine degli “Esercizi spirituali” di Sant’Ignazio di Loyola

UN LIBRO DIRETTAMENTE ISPIRATO DALLA BEATA VERGINE MARIA AL SANTO

Di Paola Liberotti

Per generazioni di credenti, specialmente ecclesiastici, ma anche laici, le indimenticabili pagine degli “Esercizi spirituali” di Sant’Ignazio di Loyola hanno rappresentato e tuttora rappresentano una pietra miliare insostituibile per la propria formazione.

Si tratta di un libro direttamente ispirato dalla Beata Vergine Maria al Santo, durante il suo periodo di ritiro e discernimento nel suo “deserto personale”: l’itinerario del “pellegrino” – così si definisce Sant’Ignazio stesso nel raccontare la sua vita – ebbe come prima tappa il paese di Manresa, vicino Barcellona. Qui ha vissuto un’intensa esperienza mistica, che si è prolungata lungo tutto l’arco della sua vita. Il libro degli “Esercizi Spirituali” può essere considerato come la “summa” di tutto il suo percorso esistenziale.

L’opera è, prima che una composizione letteraria, il cammino e il progetto di un uomo completamente cambiato, anzi, addirittura “rinato”, in seguito al famoso incidente durante l’assedio di Pamplona, il 20 maggio 1521, vigilia di Pentecoste: infatti, com’è noto, una palla di cannone gli spezzò la gamba in tre parti, infrangendo d’un colpo solo tutti i suoi sogni di gloria, nonché le aspettative di una folgorante carriera militare. Dopo un’operazione dolorosissima e un’altrettanto lunga convalescenza, iniziò per lui, superata la fase più difficile umanamente, il lungo percorso che lo porterà a una piena e totale conversione: mutando vita radicalmente e decidendo di dedicarsi sempre e solo al servizio di Nostro Signore, naturalmente con l’aiuto costante di Maria Santissima.

La pratica degli Esercizi Spirituali, comunque anteriore a Sant’Ignazio, fu però elaborata per la prima volta da lui in forma sistematica: sotto la guida di un direttore, l’esercitante dovrà vivere in silenzio e solitudine per un mese. La prima settimana è centrata sull’esame di coscienza; la seconda e la terza, sulla contemplazione dei misteri e della passione di Cristo; nell’ultima settimana, finalmente, si potrà giungere infine pienamente a una vita di unione con Dio.

Si tratta di pagine tuttora ricchissime di profondità e divina saggezza, di perenne attualità per noi, lettori-pellegrini del Terzo Millennio.

 

* Legio Mariae – Roma

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