Seguendo Gesù s’impara a coniugare giustizia e misericordia
DIO FA UN’ALLEANZA DI SANGUE CON ISRAELE. ORA LA LIBERAZIONE NESSUNO POTRÀ IMPEDIRLA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
“Mosè e Aronne avevano fatto tutti quei prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli israeliti dalla sua terra” (Es 11,10).
Alle nove piaghe, se ne aggiungerà un’altra decisiva: la morte dei primogeniti egiziani. “È la Pasqua del Signore! In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne” (12,11-14).
Dio ordina di prendere un agnello per famiglia e di arrostirlo e mangiarlo con azzimi ed erbe amare, coi fianchi cinti e pronti a partire. Dio fa un’alleanza di sangue con Israele. Ora inizia la liberazione e nessuno potrà impedirla.
“Misericordia io voglio e non sacrifici”, dice il Signore. L’osservanza farisaica della legge, impedisce di guardare con benevolenza chi per fame non osserva il riposo sabbatico.
È seguendo Gesù che s’impara a coniugare giustizia e misericordia. “Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato” e il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!