L’Ungheria mostra come una politica familiare possa essere efficace
L’AMBASCIATORE UNGHERESE PRESSO LA SANTA SEDE, EDUARD HABSBURG, HA APERTO IERI, ASSIEME A QUELLO DELLA POLONIA JANUSZ KOTAŃSKI, LA X MARCIA NAZIONALE PER LA VITA, CHE SI TENUTA A ROMA ALLA PRESENZA DI OLTRE MILLE PERSONE. “VI PORTO UN MESSAGGIO POSITIVO DALL’UNGHERIA: È POSSIBILE INCORAGGIARE LE FAMIGLIE A DIRE SÌ ALLA VITA! IL GOVERNO UNGHERESE CI LAVORA DA NOVE ANNI E ABBIAMO OTTENUTO RISULTATI MERAVIGLIOSI: AUMENTO DEI MATRIMONI DEL 40%, DIMINUZIONE DEI DIVORZI DEL 25% E DIMINUZIONE DEGLI ABORTI DEL 30%”. SIA L’INTERVENTO DELL’AMB. HABSBURG SIA QUELLO DI KOTAŃSKI SONO AVVENUTI, COME HA PRECISATO LA PRESIDENTE DELLA MARCIA PER LA VITA VIRGINA CODA NUNZIANTE, “A NOME DEI LORO RISPETTIVI GOVERNI”
–
Di Matteo Orlando
In Ungheria i tassi di matrimonio sono saliti del 72% in soli 5 anni. E va anche notato che questo forte aumento non ha portato ad una crescita divorzi. Anzi, è accaduto esattamente il contrario, poiché il tasso di divorzi continua a diminuire per le coppie che si sono sposate tra il 2105 e il 2016.
Ma quali sono i motivi di questi ottimi dati? Secondo il ministro ungherese per la famiglia Katalin Novak ci sono due ragioni. La prima è una serie di polizze che offrono incentivi finanziari alle coppie sposate, introdotte per la prima volta nel 2015. Tra queste due opzioni per richiedere prestiti garantiti dallo Stato, pari a 30.000 euro ciascuna, a basso interesse. Uno dei prestiti non è garantito e può essere utilizzato per qualsiasi cosa. L’altro può essere utilizzato solo per specifici nuovi progetti domestici.
Lo scopo principale di queste politiche è affrontare lo squilibrio demografico ungherese e aumentare il tasso di natalità. Le detrazioni si applicano solo alle coppie sposate di età compresa tra i 18 ei 40 anni che avranno figli in futuro.
Il secondo motivo di questi ottimi dati, a giudizio di Katalin Novak, è la mentalità e i valori alla base di questa politica. I politici ungheresi non si vergognano del loro attivo sostegno al matrimonio, che include diritti legali, premi pubblici e promozione del matrimonio sui mass media. Nel 2017, il governo ha istituito un istituto nazionale di ricerca sulla famiglia che fornisce le analisi per le politiche pubbliche sulla famiglia.
L’esempio ungherese, con l’efficacia di questi incentivi finanziari e del sostegno al matrimonio, contrasta fortemente con le politiche, del tutto opposte, applicate per esempio da noi in Italia.