L’Africa è il continente con la più alta crescita del Cristianesimo
NONOSTANTE LA PERSECUZIONE E LA MANCANZA DI SOSTEGNO STATALE…
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Di Angelica La Rosa
Uno studio rivela che l’Africa è il continente con la più alta crescita del Cristianesimo. Infatti, i primi dieci paesi con il più alto aumento di cristianesimo appartengono al continente africano.
La rivista accademica di Oxford Sociology of Religion ha pubblicato uno studio che mostra che, nonostante la persecuzione religiosa e la mancanza di sostegno dall’esterno del governo, il continente africano ha il maggior numero di nuovi cristiani nel mondo.
Lo studio è stato condotto dagli accademici Nilay Saiya e Stuti Manchada tra il 2010 e il 2020 ed è intitolato “Paradoxes of pluralism, privilege, and Persecution: Explaining Christian Growth and Decline Worldwide“.
Ci sono quasi 700 milioni di cristiani in Africa, il che lo rende il continente più cristiano del mondo in termini di popolazione. Tre dei paesi africani presi in esame offrono sostegno statale ai cristiani, e sono Kenya, Tanzania e Zambia. Ma negli altri sette paesi i sostegni governi locali al Cristianesimo sono in forte declino.
“Il Cristianesimo deve competere attivamente con altre tradizioni religiose per ottenere e mantenere seguaci. La persecuzione, paradossalmente, a volte rafforza il Cristianesimo approfondendo i legami di fede e rafforzando la solidarietà tra i cristiani”.
Nilay Saiya ha osservato che “si ritiene che l’aumento della prosperità liberi le persone dal dover cercare un potere superiore per soddisfare i propri bisogni quotidiani. In altre parole, c’è un legame diretto tra ricchezza e ateismo”.
Con il loro studio, entrambi gli accademici sperano di dimostrare che la mancanza di sostegno e protezione da parte dei governi, e la lotta costante per difendere la fede e proteggerne la trascendenza nel tempo, aiutano i cristiani a rimanere attivi e gelosi della loro fede. E a dimostrare che l’opulenza e il comfort aiutano ad eliminare il bisogno di fede. Secondo gli autori, “con l’aumentare del sostegno del governo al Cristianesimo, il numero di cristiani diminuisce in modo significativo”.
La più grande minaccia alla vitalità cristiana, quindi, non sarebbe la persecuzione, ma il benessere e il sostegno dello Stato.
Tra le conclusioni dello studio c’è quella che suggerisce che il modo migliore per le comunità cristiane di riacquistare la loro testimonianza al Vangelo è “rifiutare la ricerca del privilegio politico, in quanto incompatibile con gli insegnamenti di Gesù”. In tal modo, “i cristiani dimostrerebbero di prendere sul serio la promessa di Cristo secondo cui nessuna forza può prevalere contro la sua chiesa”.