Il sacerdote, già elicotterista: “mi rifiuto di pensare che la comunione si possa dare con i guanti”
a cura della Redazione
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“MI RIFIUTO DI PENSARE CHE LA COMUNIONE SI POSSA DARE CON I GUANTI”
Come è noto, dal 18 maggio si potrà tornare a celebrare le Sante Messe con il popolo, seguendo però una minuziosa regolamentazione. Tra le varie cose previste c’è anche la distribuzione della Santa Eucaristia da parte di sacerdoti muniti di guanti.
“Premetto che rispetterò quelle che saranno le disposizioni del nostro vescovo ma mi rifiuto di pensare che la comunione si possa dare con i guanti”, ha detto durante l’ultima omelia domenicale il parroco della Parrocchia di Cesa (Diocesi di Arezzo) don Daniele Leoni, prete da cinque anni, che prima della consacrazione è stato elicotterista dell’Esercito e, dal 1991 al 2010, ha partecipato a missioni in Albania, Kosovo, Bosnia, Serbia e Iraq.
“L’ostia è il corpo di Cristo, non si può pensare che un prete si debba comportare come chi prepara un panino all’alimentari”, ha spiegato il sacerdote. “Il ministero dell’Interno non può stabilire, anche con il via libera della Cei, cosa si può fare e cosa no durante le celebrazioni. Ci sono fedeli che in alcune parti del mondo vanno alla messa rischiando di essere uccisi o perseguitati. Qui invece ci chiedono di conservare le ostie nel cellophane come fossero patatine fritte”.
Verissimo il Signore è Signore libera e salva
Purtroppo dobbiamo attenerci alle leggi
Ribadisco chi ha fede nel Signore non perisce