Non c’è altra salvezza che quella di Cristo. È sbagliato lasciare nell‘ignoranza
L’AMORE VERO RICHIEDE OBBEDIENZA A DIO E SACRIFICIO
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
VI Domenica di Pasqua. Anno B.
Il Vangelo si diffonde con potenza. Cesarea marittima era piena di soldati romani. Un certo Cornelio, centurione, era molto timorato di Dio e faceva tante preghiere ed elemosine. Dio lo premiò facendo venire da lui Pietro, che annunziò a lui e a tutti quelli che erano convenuti nella sua casa, Gesù morto e risorto, nel cui solo nome vi è salvezza.
“E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati” (At 10,42-43).
Essi credettero e subito scese su di loro lo Spirito Santo e poi furono battezzati. Il Vangelo è per tutti gli uomini: non c’è altra salvezza che quella di Cristo. È sbagliato lasciare nell‘ignoranza.
Lo Spirito spinge gli Apostoli a predicare e i cuori ad aprirsi. Dio ci ha amato tanto da mandare e sacrificare per noi suo Figlio. “Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio… Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1Gv 4,7-8).
L’amore vero richiede obbedienza a Dio e sacrificio. Come Gesù, così noi. Chi rimane nel suo amore, porta frutto ed è chiamato non più servo ma amico. Se ci amiamo gli uni gli altri, la sua gioia rimane in noi e saremo capaci pure di dare la vita per gli altri. Non c’è amore più grande di questo! Il Padre è glorificato se portiamo in Gesù molto frutto.