Si adora solo Dio, che ci fa vivere, e non gli idoli!
Nel suo nome operavano segni e prodigi a conferma della fede in lui.
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Paolo e Barnaba, mossi dallo Spirito, lasciata Antiochia, si lanciarono nel primo viaggio missionario.
Dopo una breve sosta a Cipro, si misero ad evangelizzare alcune città dell’Anatolia. Al sabato entravano nelle sinagoghe e annunziavano Gesù, richiamandosi alle Scritture, alla testimonianza del Battista e di coloro che lo avevano visto dopo la sua risurrezione.
Nel suo nome operavano segni e prodigi a conferma della fede in lui. Molti si convertirono, ma altri li perseguitarono.
A Listra guarirono un uomo storpio dalla nascita, con grande meraviglia della gente, che li prese per dèi scesi sulla terra; avrebbero voluto offrire loro sacrifici. A stento riuscirono a impedirlo. Si adora solo Dio, che tutti ci fa vivere e non gli idoli!
Nella stessa città Paolo fu lapidato dai suoi nemici giudei e lasciato per morto, ma si riprese e continuò ad evangelizzare. “Dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni” (At 14,22) diceva per confermare i credenti. In ogni comunità costituirono degli anziani (presbiteri) e poi fecero ritorno ad Antiochia.
Nell’Ultima Cena, Gesù annunziò il suo ritorno al Padre, che è più grande di lui e anche l’ora del principe del mondo, Satana, che però non ha potere sul Figlio di Dio.
Ai suoi molto turbati dà la sua pace, “ non come la dà il mondo” e promette il dono dello Spirito Santo, che il mondo non può ricevere. “Vado e tornerò da voi” e nessuno potrà togliervi la gioia.