Intercomunione e benedizioni alle coppie gay. La Chiesa tedesca verso la scissione?
IN OCCASIONE DEL 3° KIRCHENTAG ECUMENICO CHE SI SVOLGERÀ A MAGGIO, LA CHIESA CATTOLICA TEDESCA È DECISA A CONDIVIDERE L’EUCARESTIA CON I PROTESTANTI, NONOSTANTE LE VERITÀ CATTOLICHE E L’OPPOSIZIONE DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE.
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Di Emanuela Maccarrone
E’ un momento particolare per la Congregazione della Dottrina della Fede che, oltre al malcontento esploso nel sotterraneo mondo clericale pro omosessualità a causa del divieto alle benedizioni delle unioni omosessuali, si trova costretta a fronteggiare altre ‘aperture’ della chiesa cattolica tedesca.
Dal 13 al 16 maggio prossimi si terrà il 3° Kirchentag ecumenico, evento preparato dalla Chiesa evangelica tedesca (Ekd) e dal Comitato centrale dei laici cattolici (Zdk), con la possibilità che cattolici e protestanti celebrino insieme la Cena del Signore.
Nel comunicato diffuso dagli organizzatori del Kirchentag è scritto che dovrebbe partire un segnale da Francoforte “per continuare a cercare l’unione ecumenica, nella vita di tutti i giorni e nella visita e ospitalità reciproca delle chiese”. E questo segnale dovrebbe essere quello di condividere la Comunione Eucaristica.
Ma la Congregazione della Dottrina della Fede, come è noto, ha già dichiarato che tra cattolici e protestanti le differenze dottrinali sono ancora così importanti che “attualmente escludono la partecipazione reciproca alla Cena del Signore e all’Eucaristia”.
Ma, a quanto pare, la Chiesa cattolica tedesca se ne infischia di quanto insegnato al mondo dal massimo organo dottrinale alle dipendenze del Papa, ed è determinata nel procedere per l’unità dei cristiani a modo suo…
La Congregazione per la Dottrina della Fede, con una critica di quattro pagine e una lettera al vescovo Bätzing, si era opposta all’evento già lo scorso settembre.
La questione è particolarmente delicata quando si parla di Eucarestia, perché è impossibile trascurare le differenze sussistenti tra cattolici e protestanti. L’Eucarestia per i cattolici è Gesù presente e vivo, mentre per i protestanti l’ostia ha un significato puramente simbolico. Secondo il catechismo degli adulti “l’Eucarestia è il vertice della comunione ecclesiale e non può rappresentare una tappa intermedia del cammino ecumenico, ma solo un punto di arrivo. Perciò ai sacerdoti non è lecito concelebrare insieme a ministri di altre confessioni”.
Lo stesso catechismo della Conferenza episcopale italiana (‘La verità vi farà liberi’) ricorda che “l’unica Chiesa vive in molte Chiese, caratterizzate da varie esperienze spirituali, culturali e disciplinari. Ma ci sono anche diversità che non sono compatibili con l’unità. La piena unità della Chiesa non ammette divergenze riguardo alle verità della fede e ribellioni contrarie alla comunione gerarchica”.
Già Benedetto XVI, quando da Cardinale Joseph Ratzinger guidava la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva dato delle “Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della Chiesa” (29 giugno 2007) dove specificava, a proposito delle Comunità cristiane nate dalla Riforma del XVI secolo che “le suddette Comunità ecclesiali, che, specialmente a causa della mancanza del sacerdozio ministeriale, non hanno conservato la genuina e integra sostanza del Mistero eucaristico, non possono, secondo la dottrina cattolica, essere chiamate “Chiese” in senso proprio”.
Dinanzi a queste verità, l’insistenza della Chiesa tedesca su più questioni, spingerà verso la scissione e dunque la nascita dell’ennesima chiesa protestante in Germania?
Sono da anni in Germania, e quasi nessuno si confessa, i cattolici hanno una sorta di “autocoscienza” protestante, ottenere un appuntamento per la confessione, al di fuori della Baviera, è difficile e il sacerdote si mostra spesso “seccato”. In compenso la domenica fanno tutti la Comunione. Messe non tutti i giorni (ora molte sono sospese), “tanto non viene nessuno” ecc. Dove ero io una congregazione di suore ha regalato una sala del loro ospedale ai musulmani perchè ci facessero una moschea… omelie politicizzate e discorsi “pro gay” con cadenza ossessiva. Parlare di sacramentali, esorcismi, novene, indulgenze, per loro è “superstizione”. Come dire, “dai loro frutti li riconoscerete…”