È ancora possibile, oggi, vivere in modo virtuoso, percorrere il cammino del cavaliere?

È ancora possibile, oggi, vivere in modo virtuoso, percorrere il cammino del cavaliere?

OGGI SI PARLA MOLTO DI VALORI, PIUTTOSTO CHE DI VIRTÙ. MA I VALORI SONO QUALCOSA DI ASTRATTO, L’ADESIONE AI QUALI NON COSTA NULLA. LE VIRTÙ, INVECE, COSTANO; RICHIEDONO SACRIFICIO, PAZIENZA E PERSEVERANZA

A cura di Andrea Sarra

Qual è lo scopo della nostra vita? Il denaro? Il successo, la carriera? Gli antichi pensavano che lo scopo della vita fosse conseguire le virtù.

Oggi si parla molto di valori, piuttosto che di virtù. Ma i valori sono qualcosa di astratto, l’adesione ai quali non costa nulla. Le virtù, invece, costano; richiedono sacrificio, pazienza e perseveranza.

Non a caso l’esercizio delle virtù è associato alla santità, al valore; le virtù erano «il cammino del cavaliere», la strada per la quale si incamminavano coloro che hanno rappresentato (e forse rappresentano ancora), in Occidente, il prototipo dell’uomo virtuoso.

È ancora possibile, oggi, vivere in modo virtuoso, percorrere il cammino del cavaliere?

Questo è l’interrogativo che ha spinto lo psicologo Roberto Marchesini ad affrontare questo tema che sembra desueto, ma che forse non è mai stato così attuale.

Nel video che segue, pubblicato sul Canale YouTube “L’ancora e il delfino”, una presentazione del libro del professor Marchesi “Le virtù. Il cammino del cavaliere” nell’ambito della rubrica “Libri e Tabacco” a cura di Umberto Spiniello.

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