Domani giornata di preghiera per riparare le blasfemie di Sanremo, femministe & company
ALLE FORZE DEL DEMONIO CHE SFRUTTANO I MEDIA OPPONIAMO PREGHIERA E SACRAMENTI
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Di Maria Bigazzi
In questi ultimi giorni abbiamo visto un vero e proprio scatenarsi delle forze del demonio.
Ai continui attacchi verso il Cristianesimo, si sono sommate cinque serate di un festival, quello di Sanremo, che sono state un insulto continuo alla nostra Fede e soprattutto a Dio e alla Vergine Maria.
Ciò che abbiamo di più caro è stato ridicolizzato, divenendo oggetto di scherno e blasfemia. Eppure, davanti a tutto questo molti non si sono scandalizzati, ma hanno preferito ridere e scherzarci sopra. Continuare a sopportare e a restare indifferenti comporta solamente altro male.
Domenica 7 marzo, dopo la fine delle sconcezze del Festival, a Roma, in piazza Sempione, un gruppo di femministe appoggiate da altre persone, hanno marciato offendendo in modo osceno la Vergine Maria.
Un altro attacco grave e pesante, che si va a sommare agli innumerevoli atti blasfemi e profanazioni che si compiono continuamente, nel silenzio di molti. Ma noi non vogliamo rimanere indifferenti.
Amiamo Dio e la Vergine Maria, e sappiamo che a noi è chiesto di essere difensori intrepidi della Fede. Il primo compito che ci è affidato è quello di pregare e riparare, poi è doveroso intervenire con le opere e rendere testimonianza, difendendo Dio con coraggio e determinazione, chiedendo inoltre che venga rispettata la Legge, in quanto tali atti sono penalmente perseguibili e prevedono una sanzione.
Sappiamo che Dio è lento all’ira e grande nell’amore, ma Egli come giusto giudice ci chiederà conto di ogni cosa. Insegna il salmista che la vita è breve e che il tempo deve essere speso bene e per Dio, “Perché passa presto, e noi ce ne voliam via”. Al Signore dobbiamo chiedere perdono, perché si plachi la sua santa ira contro di noi. “Chi conosce la forza della tua ira e il tuo
sdegno con il timore che t’è dovuto? Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio” (Sal 90:10-12).
È quindi necessario fare una giornata di preghiera per riparare tali atti, chiedendo profondamente perdono e riparando tutte le irriverenze, bestemmie, profanazioni e blasfemie che sono avvenute e che tutt’ora si stanno verificando. San Paolo che ci dice di perseverare nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie (Col 4-2).
Offriamo la giornata di domani, giovedì 18 marzo, giorno eucaristico e vigilia di san Giuseppe, pregando in riparazione e facendo visita in una chiesa, sostando dinanzi al Santissimo, possibilmente offrendo anche la santa Comunione (da fare in stato di grazia) e pregando san Giuseppe, perché ci aiuti ad amare veramente Gesù e Maria con tutto il cuore e a riparare le offese che sono state fatte alla sua Santa Sposa e all’amabile Redentore.
Chiediamogli che ci guidi lui stesso in questo atto di riparazione. Non dimentichiamoci di pregare anche per gli offensori, perché si convertano e chiedano perdono a Dio. Così uniti nelle opere, nella preghiera e nella riparazione, innalziamo un inno di lode a Dio, dimostrandogli tutto il nostro amore.
Litanie Riparatrici – A gloria della S.S. Trinità e in riparazione delle bestemmie
– Dio sia benedetto.
– Benedetto il Suo Santo Nome.
– Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
– Benedetto il Nome di Gesù.
– Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.
– Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
– Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare.
– Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
– Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
– Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione.
– Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
– Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
– Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.
– Benedetto Iddio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Preghiere di riparazione a Gesù e Maria
Atto di riparazione al Sacro Cuore di Gesù
Signor mio Gesù Cristo, eccoci ora a piedi del vostro altare per consacrarci al Vostro Sacratissimo Cuore.
Siate Voi d’ora innanzi il nostro sovrano amore, il principio delle nostre azioni, ed il fine della nostra vita. Siate il nostro Re coronato di spine, al quale vogliamo sempre rimanere fedeli e promettiamo, per quanto sta in noi, di difendere il regno e di propagare il culto.
Quanto più sarete bestemmiato, tanto più vi adoreremo quanto più le potenze del mondo vorranno far senza di Voi e bandirvi dalla loro nuova società e tanto più ci mostreremo cristiani, figli docili della Chiesa, e amici ferventi del Vostro divino Cuore. A Lui sia amore, gloria e trionfo per tutti i secoli. Così sia.
Atto di riparazione al Cuore Immacolato di Maria
Cuore immacolato di Maria, ecco a te dinanzi dei figli, i quali vogliono con il loro affetto riparare alle tante offese a te recate da molti che essendo anch’essi figli tuoi, osano insultarti e oltraggiarti.
Noi ti chiediamo perdono per questi poveri peccatori nostri fratelli accecati dall’ignoranza colpevole o della passione, come ti domandiamo perdono anche per le nostre mancanze e ingratitudini, e quale omaggio di riparazione noi crediamo fermamente nella tua eccelsa dignità a altissimi privilegi, in tutti i dogmi che la Chiesa ha proclamato, anche per quelli che non credono.
Ti ringraziamo dei tuoi innumerevoli benefici, per quelli pure che non li riconoscono; confidiamo in te e ti preghiamo anche per quelli che non ti amano, che non hanno fiducia nella tua materna bontà, che a te non ricorrono.
Volentieri accettiamo le sofferenze che il Signore vorrà mandarci, e ti offriamo le nostre preghiere e i nostri sacrifici per la salvezza dei peccatori.
Converti tanti tuoi figli prodighi e apri loro, quale sicuro rifugio il tuo Cuore, in modo che essi possano trasformare le antiche ingiurie in tenere benedizioni, l’indifferenza in fervida preghiera, l’odio in amore.
Deh! Fa’ che non abbiamo ad offendere Dio nostro Signore, già tanto offeso. Ottienici, per i tuoi meriti, la grazia di conservarci sempre fedeli a questo spirito di riparazione, e di imitare il tuo Cuore nella purezza della coscienza, nell’umiltà e mansuetudine, nell’amore verso Dio e il prossimo. Così sia.