Arrivano le prime brutte notizie (e ipocrisie) dagli Usa di Biden

Arrivano le prime brutte notizie (e ipocrisie) dagli Usa di Biden

LA STORIA RENDERÀ GIUSTIZIA A DONALD J. TRUMP, IL PIÙ GRANDE PRESIDENTE USA DI OGNI TEMPO.

Di Lorenzo Capellini Mion

Quando c’era l’uomo arancione cattivo Abramo Lincoln rappresentava il razzismo e l’oppressione e le sue statue dovevano essere rimosse, come lo stesso Trump.

Abbattuto lui il Lincoln Memorial, come per magia, deve aver assunto un significato diverso ed è diventato perfetto per una foto di famiglia Biden.

Ovviamente, in barba all’obbligo diramato, niente mascherine, niente distanziamento e niente Hunter.

Hanno il free pass per tutto.

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Tra i primi atti, oltre al mandato federale per le mascherine, il rientro nell’OMS e quello nell’Accordo cinese di Parigi, ha fatto rimuovere dallo studio ovale il busto di Winston Churchill, il leader che più di ogni altro contribuì a sconfiggere Hitler e ad arginare Stalin.
Nessuna sorpresa, a partire dal discorso di insediamento tutto congiura verso un allineamento ideologico forzato che pavimenta la strada verso un nuovo totalitarismo. Inizia lui, poi a completare l’opera ci penserà Kamala, il vero presidente.

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“Il primo giorno, Biden ha unilateralmente eviscerato lo sport femminile.  Qualsiasi istituto scolastico che riceva finanziamenti federali dovrà ammettere atleti di sesso maschile in squadre femminili, concedere loro borse di studio per le donne, ecc. Un’altra cappa di vetro è appena stata posta sulle teste delle ragazze”. Così Abigail Shrier, autrice e attivista per i diritti delle donne.

L’ordine esecutivo tra l’altro renderà  gli spazi, come i servizi igienici e gli spogliatoi, aperti a tutti gli individui in base al sesso percepito piuttosto che a quello biologico.

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Per Tara Reade, una delle donne che lo hanno accusato di averle molestate sessualmente, è stato incredibilmente difficile vedere quell’uomo accedere alla Casa Bianca.  Eravamo rimasti che tutte le donne debbano essere credute, ascoltate e comprese ma per Tara Reade, ex collaboratrice dell’allora Senatore, questo principio non si applica.  Per lei e per tutte quante vengano molestate, diffamate e offese da chi gode dei privilegi dei liberals. Dicono che sia tornata la “decenza”, in realtà oggi come allora regna l’ipocrisia.

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“Indossare una mascherina non è una questione di parte: è un atto patriottico che può salvare innumerevoli vite. (Sic) Ecco perché oggi ho firmato un ordine esecutivo che impone l’uso delle mascherine nelle proprietà federali.  È ora di mettersi una mascherina, America”. Così ha scritto su Twitter Joe Biden, mentre si trovava in una proprietà federale senza indossare la mascherina. Fate quello che vi dico di fare, non quello che faccio. Typical Liberal

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“Il presidente Donald J. Trump ha acceso il fuoco nei cuori dei patrioti in questa grande nazione. Oggi ci passa quella torcia. È nostro compito raccoglierne l’eredità. Per limitare il potere del governo. Per difendere i principi costituzionali. Per dare corso all’agenda patriottica. Questo è molto più importante di quanto possa esserlo un singolo uomo”. Così Errol Webber, candidato Governatore della California. Questo lo vogliamo ricordare soprattutto a chi si è fatto ingannare da false illusioni create ad arte per indebolire e screditare il grande movimento che si è creato.  Non ci sarà né Batman né Superman né tanto meno ci saranno operazioni militari come in un film.  Ma questo non vuol dire che la verità non trionferà. Proprio perché nessuno ci salverà da noi stessi, solo noi potremo salvarci. Ognuno diverso ma tutti Uniti per la libertà.

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Black Lives Matter e Antifa, a Seattle come a Portland e in altre città americane, hanno accolto il nuovo Presidente con fuochi e disordini per le strade.

Gli slogan sono i soliti, contro la polizia, contro le prigioni, contro la democrazia etc., perché la lotta dei rivoltosi è da sempre ispirata al marxismo e al sovvertimento del potere.

La pace, la presunta questione razziale, la giustizia non hanno mai avuto nulla a che fare con i movimenti semmai la distruzione, il caos e la vendetta.  Inoltre le città dove da mesi (anni) imperversano le gang criminali, i gruppi neo marxisti e le falangi di suprematisti neri sono tutte governate dai Democratici, da anni quando non da decenni,  che come rimedio propongono ricette ideologiche sconfitte dalla storia che dovunque hanno portato miseria, disordine e violenza. Le cose non cambieranno, anzi peggioreranno e parecchio. Ora se da un lato il giornale unico dovrà cambiare la narrativa, non si potrà dire per sempre che queste proteste “prevalentemente pacifiche” siano contro l’uomo arancione cattivo, dall’altro Biden imparerà, dopo averli usati per prendere i potere, che gruppi terroristici come BLM e Antifa mirano ad imporre una contro società avversa a quella di cui lui stesso, volente o nolente, non solo fa parte integrante ma che ha contribuito a creare in mezzo secolo di carriera, durante la quale si è molto arricchito.  L’abisso è dietro l’angolo ma quel che per me è già scritto è che la storia renderà giustizia a Donald J. Trump, il più grande di ogni tempo. Quanto ci mancherà Donald J. Trump!

Intanto, la cosa incredibile è che dal giorno della censura la pagina FB del Presidente ha visto aumentare il numero dei follower di quasi 1 Milione di unità. E se non ve lo avesse detto nessuno lo staff dell’uomo del sottoscala è infuriato con Twitter per non aver ricevuto in eredità nessuno degli oltre 88 milioni di follower che aveva il Presidente al giorno del ban.
Nel frattempo mi sono permesso di segnalare, non da solo immagino, il cittadino americano Alan Friedman che ha osato, al culmine dei suoi deliri, definire in tv la First Lady Melania Trump una “escort”. Spero in provvedimenti anche se dovrebbero già bastare le pene di un uomo con cui la Natura non è stata affatto generosa.

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