Arriva “Babilonia”, la città del caos, dove regnano idolatria, menzogna e violenza
LA MALEDIZIONE DIVORA LA TERRA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
“La terra è stata profanata dai suoi abitanti…, perché hanno infranto l’alleanza eterna. Per questo la maledizione divora la terra” (Is 24,5.6).
Cos’è la maledizione?
Per dare una risposta biblica, basta risalire alle origini. La Genesi dice che Dio creò tutto con sapienza e amore e poi lo benedisse, perché tutta la creazione vivesse armonicamente secondo il Suo disegno e vi fosse pace e prosperità ovunque. Subentrato il peccato dei progenitori, fu tolta la benevolenza e l’assistenza di Dio e fu maledetta la terra, la coppia umana e la stessa vita dell’uomo.
Questo si spiega perché il peccato introduce come vittoriosa la presenza del ribelle Satana, maledetto da Dio, che tende a sottomettere tutte le creature al suo nefasto dominio.
Oggi, questo è quanto mai evidente: Satana ha indotto l’uomo a infrangere l’alleanza eterna col Creatore, stipulata prima con Mosè e il sangue dell’agnello e poi sul Calvario col Sangue di Cristo, Agnello del nostro riscatto.
La prima è stata violata togliendo la sottomissione a Dio nel culto a Lui dovuto, nel coniugio, nell’osservanza della Legge naturale e del Decalogo.
La seconda, rigettando il Cristo e la sua Legge evangelica dell’amore di Dio e del prossimo. “O Dio o Mammona”, è detto; la gran massa degli abitanti della terra sceglie “Mammona”.
Gli uomini hanno costruito così una città senza Dio e senza amore, Babilonia, la città del caos, dove regna l’idolatria, la menzogna e la violenza a tutti i livelli, cominciando dalla soppressione dei figli nel seno materno e dalle manipolazioni genetiche, fino ad arrivare agli omicidi, ai suicidi, alle guerre, all’eutanasia: insulto direttissimo al Creatore della vita.
L’uomo si crede di essere “come Dio” e ne fa a meno: “Per questo la maledizione divora la terra”. Ciò è visibile sia nel campo profano e laico che in quello religioso ed ecclesiastico. In particolare: la vita, la famiglia, la società, l’economia, la politica, la scuola, il lavoro, il divertimento, la sanità, la giustizia, il commercio, la comunicazione; ma anche la vita religiosa è scompaginata: così il culto, l’unità e l’integrità della fede, la disciplina e la pratica religiosa, il rispetto dei simboli religiosi e dei luoghi di culto; si diffondono la magia e i culti alternativi, le sette più o meno sataniche, l’ateismo di massa. L’espulsione di Dio dalla vita dell’uomo ha decretato la morte dell’uomo e la condanna dello stesso pianeta terra. In sintesi:
–La vita: diventa sempre più difficile e amara per tutti. La morte ci assale da tutte le parti e spesso in modo improvviso e violento. Gli aborti sono infiniti e molto frequenti ormai ovunque: sono una vera maledizione che ne richiama altre non meno devastanti: l’eugenetica, le gravidanze surrogate, la manipolazioni genetiche, la sterilità, etc. Non c’è benessere che duri: tutto è aleatorio. Si cerca salute e prosperità, basandosi sul possesso dei beni, sul denaro e sui progressi della scienza. Ma Dio non c’è! E la morte avanza.
–La famiglia: non si basa più sul patto indissolubile d’amore tra un uomo ed una donna aperti ai figli; non è più la culla della vita e la cellula base della società. Non si sa più cos’è: unione provvisoria basata su convivenza, spezzoni di famiglia, famiglie divise e ricomposte, unione di fatto anche omosessuale, single, famiglia allargata a partner diversi, etc. D’altra parte, la contestazione dell’autorità del padre, la precoce emancipazione dei figli, l’assenza del padre, le gravidanze surrogate ed extraconiugali, etc. hanno completamente sformato il modello di famiglia tradizionale. La Parola di Dio non vale più. E Dio maledice!
–La società riflette e aggrava il malessere della famiglia: tensioni, contestazioni, violenze senza fine; non c’è istituzione che regga; tutto si sgretola: l’autorità, il diritto, il rispetto della parola data e della proprietà, la ricerca del bene comune, la difesa dei deboli, la promozione del lavoro, il riconoscimento del merito e della virtù, la stigmatizzazione del vizio. Ognuno cerca il suo interesse e quello della sua parte; gli uomini non si riconoscono né figli di Dio né fratelli e non si amano tra di loro. Per questo Dio maledice la società.
Ma anche la vita religiosa è scompaginata e non potrebbe essere diversamente. Il demonio tende a farsi adorare come Dio e perciò introduce un’infinità di idoli, dietro ai quali si nasconde lui, come il denaro, il potere politico, economico e finanziario, il divertimento, lo sport, l’evasione, le false religioni, le sette. La stessa Chiesa cattolica è scossa dalle fondamenta: il culto è adulterato con improvvidi cambiamenti della veneranda Liturgia antica; la frequenza alla Messa domenicale è ai minimi storici; vi è pedofilia e corruzione nel clero, razionalismo in teologia, presenza della Massoneria, insorgenza di sette e di culti alternativi (Islam, Buddismo, New Age, Yoga, Meditazione trascendentale, etc.) in ambienti tradizionalmente cattolici, ribellione al Magistero del Papa, divisione, rifiuto del dogma, eresie, infedeltà di tanti ecclesiastici anche di alto rango come di semplici sacerdoti: fanno manifesta una grande crisi di fede, una vera apostasia generale, già predetta da San Paolo (cfr. 2 Tes 2,3) e da alcune voci profetiche (cfr. La Salette, Fatima, etc.).
Nella Chiesa c’è scompiglio, tradimento, persecuzione, abbandono… ma non c’è maledizione: essa continua a vivere nonostante tutto, continua ad estendersi su tutta la terra, ad avere nuovi figli, ad accrescere il suo influsso tra le genti e il suo peso tra le nazioni. Lo abbiamo visto con le figure degli ultimi pontefici. La loro voce si staglia come la più autorevole che ci sia nel mondo, anche se spesso parla contro gli interessi dei potenti e le mode correnti di pensiero e di azione. La Chiesa è scossa ma non precipitata: “le porte degli Inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18) ha promesso Gesù. Ed è per Lui che la Chiesa non crolla e non può essere maledetta.
Gesù è il Benedetto; ed egli rimane sempre vivo nella Chiesa, mediante l’Eucaristia e il ministero dei Sacerdoti fedeli che lo impersonano. Per questo i nemici di essa si scagliano soprattutto contro l’Ostia, i preti e la Messa. La Chiesa è ferita, ma non uccisa; il suo vero nemico è il peccato, perché dove si annida il peccato lì domina Satana. Si comprende perciò come la Chiesa dovrà essere purificata, ma non maledetta.
Come dice il profeta Osea per il vecchio Israele, infedele a Dio per le sue malefatte e idolatrie, Dio riprenderà con immenso amore la Sua Sposa: la condurrà nel deserto e parlerà al suo cuore (cfr. Os 2,16 ). Ed essa riconoscerà il suo Signore e tornerà al suo primo amore, anche se dopo tanto dolore. Così, dopo la necessaria purificazione, la Chiesa sarà completamente rinnovata e resa tutta santa e senza rughe, degna del suo Sposo divino Cristo, che per lei ha versato il suo Sangue. Sarà di nuovo l’effusione del sangue a purificare la Chiesa, come fanno capire tanti testi profetici vecchi e nuovi. La Chiesa sarà crocifissa, ma poi risorgerà.
In questo rinnovamento della Chiesa, una parte importantissima è giocata dalla Beata Vergine Maria, anch’essa presente nella Chiesa: nel culto e nelle frequenti apparizioni mariane degli ultimi tempi. Lei è la “Donna” di Apocalisse 12, che resiste a tutti gli attacchi del Dragone infernale e nel deserto prepara i suoi fedelissimi alla seconda venuta di Gesù nella gloria, come lui ha promesso. Egli verrà con i Suoi Angeli a giudicare i vivi e i morti, a instaurare il Regno di Dio sulla terra, con la discesa della santa Gerusalemme dal Cielo, che sarà la luce per tutti i popoli, la casa della pace, la dimora di Dio con noi. Ad essa verranno tutte le genti: vi porteranno le loro ricchezze e non si eserciteranno più nell’arte della guerra (cfr. Is 2,2-5; Ap 21,24-27). Allora Dio regnerà su tutti e sarà tolta la maledizione dalla terra. E finalmente vi sarà pace.
È necessario che i cristiani sappiano discernere i segni dei tempi: abbiamo segni che indicano la maledizione, come il gran numero di peccati, sempre più ammessi e giustificati, e il progresso della civiltà della morte (aborti, suicidi, eutanasia). Ma abbiamo anche i segni della persistenza della Benedizione: la presenza viva di Gesù e di Maria, i Benedetti di Dio. Da questi rinascerà la vita su tutta la terra. Dio è fedele al Suo progetto di creazione e di redenzione; non può darla vinta a Satana. Tutto è stato fatto per Cristo: è lui il Signore. Egli siede alla destra del Padre, finché i suoi nemici verranno messi ai suoi piedi. Egli è il Vincitore. Maria SS., terribile come un esercito schierato a battaglia (cfr. Ct 6,4), prepara la sua più grande vittoria sul male e il dragone sarà rinchiuso nell’Inferno, perché non seduca più le nazioni (Ap 20,3).