Vescovo celebra messa e dà sepoltura cristiana a 640 bambini abortiti
“QUESTI BAMBINI HANNO DIRITTO A UNA DEGNA SEPOLTURA, POICHÉ SONO PERSONE DAL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO”
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Di Angelica La Rosa
Il vescovo di Siedlce, Kazimierz Gurda, ha recentemente celebrato una messa funebre nella chiesa della Santissima Trinità a Gończyce, a circa 80 chilometri a sud est di Varsavia, capitale della Polonia, e ha dato sepoltura cristiana, nel cimitero locale, a 640 bambini non nati a causa dell’aborto portato a compimento dalle madri.
Durante l’omelia il vescovo ha ribadito che “questi bambini hanno diritto a una degna sepoltura, poiché sono persone dal momento del concepimento”.
Per il vescovo polacco “il diritto alla vita è un diritto che non può essere tolto a nessuno, e questo include, soprattutto, un bambino indifeso nel grembo materno. Chi ha ricevuto il dono della vita da Dio ha diritto alla vita e ha diritto all’amore. Anche se la storia della loro vita si è conclusa in pochi mesi e ancor prima che nascessero, non significa che abbiano cessato di esistere”.
Il prelato ha sottolineato che “la vita di una persona cambia, ma non finisce”, poiché “la loro vita va avanti; Dio l’ha prolungato per tutta l’eternità”.
Le bare dei bambini non nati sono state sepolte solennemente in un vicino cimitero di Gonczyce, dopo la messa funebre. I corpi dei bambini sono stati raccolti in diversi ospedali, principalmente a Varsavia.