Lo psichiatra Bruno: “è sconcertante esibire l’omosessualità in tv mentre la guardano i bimbi”
Di Bruno Volpe
“Esibire due uomini o due donne che si amano in tv quando i bambini la guardano è un errore educativo. La sessualità secondo natura è quella tra uomo e donna”. Lo dice in questa intervista, che gentilmente ci ha rilasciato, il noto psichiatra e criminologo professor Francesco Bruno.
Professor Bruno cosa può dirci sull’omosessualità?
“I gay si sentono o credono tali, ma la loro è una scelta seriale, un atto di libero arbitrio. Ma siamo nella anormalità perché da sempre l’uomo tende alla donna e la donna all’uomo. Pensano che l’inclinazione sessuale sia una scelta, invece è natura e chi va in senso contrario è contro natura”.
Quali le possibili soluzioni?
“Sono situazioni che ci si porta dietro da piccoli. In pochi casi è possibile un aiuto”.
In tv si vedono tanti gay…
“Questo dipende dalla forza e potenza della lobby gay. Da un punto di vista educativo trovo sconcertante ed anche ingiusto che questa esibizione si faccia in ore in cui ci sono bambini ai quali non saprei come spiegarlo. Lo vedo in Rai ma anche altre tv. Le ribadisco è patologico”.
Il Papa ultimamente ha preso una certa posizione sui gay e le unioni civili…
“Il Papa ha fatto bene. Ricordo che in tanti paesi del mondo gli omosessuali sono maltrattati e la omosessualità è contro legge. Questo è assurdo, vanno trattati con amore e rispetto. Io ho una precisa opinione medica, ma dal punto di vista etico non devo imporre nulla. Ciascuno col sesso si regoli come crede, ami anche un cammello. L’importante è non voler imporre certe teorie agli altri come fossero secondo natura. In quanto alle coppie gay ciascuno si sposi con chi vuole e sotto le lenzuola faccia quello che meglio crede”.
In ottica di credente?
“Ovvio che in questa ottica il matrimonio è un sacramento che unisce in modo oblativo uomo e donna al fine di procreazione. Insomma, non possiamo chiamare matrimonio le unioni civili. Anche a me pare che il Papa abbia fatto bene a dire che chi vive in una certa situazione abbia diritto ad essere tutelato dallo Stato”.
L’informazione sul Covid-19 crea ansia?
“E’ fortemente ansiogena e terrorizzante, esagerata.. Parlano solo del Covid-19 e sembra che sia la sola malattia quando si muore anche di altri mali e forse con maggior incisività. Ricordo che ci sono stati molti suicidi da Covid-19 e vi è stato aumento del consumo degli psicofarmaci. Bisogna rispettare le norme di prudenza, ma senza esagerare col terrore. Noto eccessivo rigore da parte dello stato e del sistema informativo. Penso che sia un fatto politico che obbedisce ad un progetto politico, forse al progetto di un nuovo ordine mondiale e della grande finanza”.