Da Nord a Sud c’è un’Italia contro la dittatura sanitaria e l’eutanasia economica

Da Nord a Sud c’è un’Italia contro la dittatura sanitaria e l’eutanasia economica

Di Emanuela Maccarrone

C’è agitazione nell’aria dopo le ultime restrizioni comunicate dal Governo e attuate in alcune Regioni. In Campania, la decisione del governatore De Luca di attivare un lockdown ha scatenato l’ira dei cittadini che sono scesi in piazza, nella notte del 23 ottobre, per manifestare contro questa decisione.

Tra i manifestanti, oltre ai commercianti e a imprenditori delle piccole e medie attività, esasperati dalla situazione, anche cittadini con interessi diversi: “Sono emersi elementi circa la presenza nella manifestazione di componenti estranee alle ragioni della protesta, attive in azioni violente preordinate“. E’ quanto si legge in una nota della Prefettura di Napoli. Ma questa non è l’unica città sconvolta dalle agitazioni.

A Roma si è svolta la manifestazione organizzata da Forza Nuova. II movimento politico, fondato nel 1997 Massimo Morsello e Roberto Fiore, sotto il patrocinio di San Michele Arcangelo e  i cui principi si riassumono in ‘Dio, Patria, famiglia, Lavoro’, ha manifestato contro le ‘restrizioni della dittatura sanitaria’.

Roberto Fiore, segretario nazionale del movimento, sulla pagina Twitter commenta la protesta svoltasi a Roma: “Mentre Conte annullava l’ennesima conferenza stampa show, dopo aver litigato con i presidenti di Regione e all’interno dello stesso governo su lockdown ‘morbidi’ o totali, migliaia di romani affluivano in Piazza del Popolo, in modo deciso, ma senza violenze, nell’interesse di tutti contro le restrizioni della dittatura sanitaria(…) gli italiani stanno dimostrando di non tollerare più restrizioni ed eutanasia economica in nome di una pseudo pandemia che ha il solo obiettivo di consegnarci alla miseria e alla schiavitù”.

Intanto, il Gruppo Ristoratori di Firenze hanno organizzato una manifestazione pacifica che inizierà il 4 novembre, giorno dell’alluvione, con slogan l’hashtag ‘#contearriviamo’  e partirà da Ponte Vecchio sul quale, prima d’incamminarsi, i ristoratori mostreranno gli striscioni con le loro richieste per arrivare a piedi davanti a Palazzo Chigi.  Il Presidente dell’associazione Ristoratori Toscana, Pasquale Naccari, spiega: “Il nostro ‘Cammino degli inessenziali’ si ispira alla ‘Marcia del Sale’: una manifestazione pacifica e silenziosa per chiedere alle istituzioni la possibilità di poter sopravvivere. Abbiamo deciso che partiremo il 4 novembre perché questa è una data simbolica per Firenze, il giorno dell’Alluvione, della città che si rimbocca le maniche e rinasce dalle macerie”.

A Brescia, la sera del 24 ottobre dalle 19 alle 21 riportato su ‘ BresciaToday’ , è stata organizzata una manifestazione dal nome ‘ Bresciani contro il coprifuoco’ alla quale hanno partecipato i ristoratori, i baristi e i cittadini contrari al coprifuoco stabilito nei giorni passati.

Escludendo gli atti di violenza, queste proteste mostrano la voce del popolo che si sta innalzando in tutta Italia. Una situazione che manifesta tutto il dramma e la preoccupazione dei cittadini che temono per la tutela dei propri diritti, messi in pericolo dall’inarrestabile diffusione del virus e dall’incertezza di poter contare su politiche pubbliche valide e celeri.

 

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