Attualmente sono presenti più di 3800 focolai attivi Covid-19
Di Emanuela Maccarrone
Nuova criticità per la diffusione del virus che sta incalzando nelle ultime dieci settimane in tutta la penisola.
E’ quanto si legge sul sito del Ministero della Salute che riporta i dati dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, in base ai quali si registra un’incidenza cumulativa di 44,37 per 100.000 abitanti e un aumento dei casi sintomatici pari a 8.198; i dati si riferiscono al periodo dal 28 settembre al 4 ottobre.
Attualmente sono presenti complessivamente 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi in aumento per la decima settimana consecutiva, sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (104/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%), sono in lieve aumento anche i casi in cui la trasmissione è avvenuta presso le scuole, infine sono circa 4.000 i casi non riconducibili a un link epidemiologico.
Sul report dell’ISS si legge: ‘La situazione descritta in questo report evidenzia importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione locale.Si evidenzia una nuova fase epidemiologica con un notevole carico dei servizi territoriali che va monitorato per i suoi potenziali riflessi sui servizi assistenziali’.
L’invito dell’ISS, pertanto, è per una maggior attenzione: ‘È essenziale evitare eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati ed è obbligatorio adottare con consapevolezza comportamenti individuali rigorosi al fine di limitare il rischio di trasmissione per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia(…).Rimane fondamentale mantenere un’elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento ormai chiaro e più rapido della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali: lavaggio delle mani, uso delle mascherine e distanziamento fisico’.
Intanto non mancano gli interventi dei virologi; tra questi il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università degli studi di Milano che spiega: ‘ Ritengo che non ci sarà un lockdown generalizzato come a marzo, per gli effetti pesanti che ha avuto- spiega interpellato all’Adnkronos Salute -. È molto probabile che, alla luce di una situazione che dovesse diventare più pesante, 7-8 mila casi al giorno, ma soprattutto un affollamento eccessivo nelle terapie intensive, saranno necessari dei lockdown sartoriali o selettivi‘.
In questo contesto il Governo prevede un nuovo Dpcm per il 15 ottobre che potrebbe introdurre nuove limitazioni tra le quali: – micro-lockdown territoriali, – chiusura anticipata alle 22-23 per bar, ristoranti e locali, – divieto di assembramenti nei luoghi pubblici( scuole, fermate dell’autobus ecc), – limitazione per gli spostamenti tra le Regioni, – divieto di accesso alle strutture sanitarie per le visite ai malati.
L’obiettivo è di scongiurare un lockdown nazionale.
Non pensavo che anche questo sito si facesse portavoce delle balle spaziali sul “virus”.
A quando un bell’articolo sul mostro di Loch Ness o sullo Yeti?
Bruno PD