Camillo Langone: “l’arte sacra non è in buone condizioni, non essendo in buone condizioni il sacro”
Di Maria Luisa Donatiello
Camillo Langone, scrittore, giornalista e critico d’arte, ha promosso in questi giorni una mostra (in programma fino al 27 settembre al Padiglione d’Arte Contemporanea-Pac di Ferrara) dal titolo “Pittori fantastici nella Valle del Po”, una sorta di mappatura “storico-sentimentale” del corso d’acqua più lungo d’Italia. Lo abbiamo intervistato in proposito per inFormazione Cattolica, chiedendogli anche un parere sullo “stato” dell’arte sacra in generale.
È un dono prezioso che un critico d’arte come lei sia anche un cattolico praticante, come dimostrano gli scritti e le iniziative che promuove. Nel suo progetto Eccellenti pittori, il diario della pittura italiana vivente(Marsilio Editori, Venezia 2013 -www.eccellentipittori.it) dedica una sezione all’arte sacra e quindi le chiedo: secondo lei qual è la condizione attuale di questo genere artistico nella nostra epoca e quali i maggiori rappresentanti italiani?
“Beh, l’arte sacra non può essere in buone condizioni, non essendo in buone condizioni il sacro. Così come non può esistere una religione personale, solitaria, perché la religione è fin dall’etimologia legame, secondo me non può esistere un’arte sacra senza organizzazione del sacro, ossia senza Chiesa. E oggi la Chiesa come committente esiste poco, e quando esiste succede perfino che commissioni opere aniconiche [= prive di immagini, ndr] e dunque anticristiane. Il campione dell’arte sacra è Giovanni Gasparro, pittore credente e praticante ben più di me, fra l’altro. Lui è uno specialista, realizza quasi esclusivamente questo tipo di quadri, e ha un successo incredibile presso i devoti più raffinati, anche stranieri. Poi trovo affascinanti i Santi su tavola di Giuliano Guatta e i Santi in terracotta di Nicola Biondani”.
Il prossimo 27 settembre terminerà a Ferrara la mostra che ha meritoriamente promosso dal titolo: “Pittori fantastici nella Valle del Po”. Quali le sue considerazioni al termine (quasi) di questa importante manifestazione?
“Pittori fantastici nella Valle del Po” è più di una mostra d’arte genericamente italiana o ancor più genericamente internazionale, è la mostra dell’arte peculiarmente padana. Sono tutte opere legate al territorio dal Monviso al Delta e molte sono state realizzate appositamente, su mia sollecitazione. Sono molto orgoglioso di aver reso nuovamente Ferrara, almeno per un’estate, un centro di produzione artistica e non soltanto di consumo”.
L’arte cristiana mostra la bellezza e avvicina l’uomo a Dio, così come le cattedrali gotiche con le guglie stagliate nel cielo e le loro altezze vertiginose, le vetrate luminose e gli archi a sesto acuto. Oggi quali sono a suo parere le caratteristiche principali e gli esempi maggiori di architettura cristiana?
“Se l’arte sacra non è messa bene, l’architettura sacra è messa malissimo. Specie in Italia dove la Cei [Conferenza episcopale italiana, ndr] ha fatto danni innumerevoli, finanziando chiese che non sembrano chiese, chiese che non elevano a Dio, chiese che si vergognano di Cristo e che perciò potrebbero essere rapidamente convertite in moschee o sale congressi. È un argomento davvero sconfortante”.