Shemà: “io e te siamo per Gesù fratello, sorella e madre!”
Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.
Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!
***
IL COMMENTO TESTUALE
IL VANGELO DEL GIORNO: Lc 8,19-21
martedì 22 settembre 2020
Le parole di Gesù che ci vengono consegnate in questo giorno mettono in evidenza un bisogno profondo che abita tutti noi: stare con gli altri in modo semplice, confidente, gioioso, puro, familiare.
Il testo del Vangelo, tratto dal cap 8 del Vangelo secondo Luca, nei pochi versetti che oggi ascoltiamo nella liturgia, ci presenta l’identità della comunità di coloro che credono in Gesù, formata non da particolari categorie di persone, ma da chiunque ascolti la Parola di Dio e desideri metterla in pratica.
Il vangelo poi qualifica questa comunità, appunto, come famiglia, non come un’organizzazione sociale. Gesù stesso, quindi, lascia intendere che la sua famiglia è composta da chi ascolta e mette in pratica le sue parole.
Ascolta, Shemà, è la prima esortazione che Dio fa a Israele, che porta in sé un senso ancora più profondo: ascolta le Sue parole, per poter seguire i passi del Maestro, camminare, agire, vivere! E chi ascolta e mette in pratica la Parola di Dio è il discepolo, perché risponde all’invito di questo tipo di ascolto.
E’ questa risposta a far nascere una relazione col Maestro, una relazione particolare, che l’evangelista Luca ci comunica oggi in un modo che dovrebbe commuoverci profondamente!
Oggi il Vangelo ci dice, infatti, che Gesù ci dona un posto speciale nella sua casa, che noi siamo tra i suoi affetti più cari!
Lo ascoltiamo dalle sue stesse parole: “mia madre e miei fratelli sono questi“, cioè siamo ciascuno di noi che ogni giorno, per quello che possiamo, ascoltiamo le sue parole e, per amore, cerchiamo di viverle!
Ecco allora la buona notizia di oggi, la notizia che ci fa vibrare le corde del cuore e che ci dona di vivere anche questo giorno nella gioia: io e te siamo per Gesù fratello, sorella e madre! Siamo tra gli affetti più cari al Suo Cuore!
Lasciamo entrare in noi questa gioia profonda, perché invada la nostra giornata e ci doni la grazia di dare fiducia agli altri, di dare a chi incontriamo un posto nel nostro cuore, perché come il Rabbi Gesù ha avuto fiducia di noi e ci ha considerati parte della sua famiglia, anche noi possiamo fare lo stesso: chiunque ci incontri oggi possa trovare in noi almeno un pò di pace, di tenerezza e di bontà perché nessuno si senta escluso da noi, nessuno messo da parte.
Gesù, Maestro d’amore, ci hai amato fino a farci entrare nei Tuoi affetti più intimi, familiari, così ci hai insegnato che amare è anche imaparare a condividere tra di noi, con semplicità, il dono di questa vita.
Buona giornata!
IL COMMENTO IN VIDEO: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos
GIULIVA DI BERARDINO*
* Giuliva Di Berardino, laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la “Licenza ad docendum” in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Dopo aver vissuto alcuni anni in Francia,insegna danza di lode e di adorazione. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia” (ed. dell’Immacolata), in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. Insegnante Religione Cattolica nella scuola pubblica ed è Pedagogista del movimento e liturgista.