Molti ecclesiastici non portano alcun segno della loro consacrazione a Dio, dando scandalo
di Padre Giuseppe Tagliareni
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LA CARITA’ DEL CRISTIANO
La carità è il principio supremo del cristiano. Anche la conoscenza e la libertà di spirito devono essere retti dall’amore. Non ha vera conoscenza di Dio se non chi lo ama ed è da lui riamato; non ha carità verso il prossimo chi scandalizza la coscienza di un debole, “un fratello per il quale Cristo è morto!” (1Cor 8,11).
Oggi ci sono molti ecclesiastici e religiosi che non portano alcun segno della loro consacrazione a Dio, dando scandalo; sacerdoti che non danno l’Ostia ad un fedele che si mette in ginocchio per riceverla in bocca e così lo uccidono spiritualmente. Ci sono vescovi che fanno i salamelecchi a tutte le feste dei musulmani e che proibiscono di fare gesti di riparazione per i gay-pride nelle città. Ci sono molti monsignori tra i “fratelli” massoni; alti prelati che fanno il baciamano ai potenti di Sion.
Vogliono porti aperti a tutti i migranti e non degnano d’uno sguardo i milioni di fratelli che hanno perso la fede e il lavoro. Solo chi ascolta e ama Gesù ne possiede lo spirito e dilata le dimensioni del cuore, riempendolo di amore e misericordia verso tutti: ami ci e nemici, buoni e cattivi, a somiglianza del Padre dei cieli, che è buono con tutti. “Non giudicate!… Non condannate!… Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
La Chiesa sta crescendo… In mezzo alla sciatteria, mediocrità, non testimonianza di molti, che comunque dobbiamo amare e per i quali dobbiamo pregare, sta già emergendo una nuova generazione cristiana. Il nostro futuro è nelle mani di Dio, sta a noi scegliere se vivere nella sua benedizione.
Grazie Padre Giuseppe per la tua riflessione.
Don Pozza il beniamino di Bergoglio è un esempio per tutti: jeans attillati, maglietta, scarpe da tennis e nemmeno una crocetta (ma questa veramente può dare fastidio a qualcuno). Oremus..che Dio provveda.
Il solito prete tradizionalista ed anticonciliare, che pensa alla tonaca, alla messa in latino e che attacca subdolamente l’insegnamento di papa Francesco. Nostalgico di un tempo in cui su vestiva la tonaca ma proliferavano in maniera nascosta la pedofilia, l’accumulo di ricchezze da parte dei preti. Certo la Chiesa ha bisogno di rinnovamento ma non tornando indietro ma attuando concretamente il Concilio Vaticano II.