Per salvarsi non basta dire “io osservo la Legge”
–
“LA LEGGE FU DATA PER MEZZO DI MOSÈ, LA GRAZIA E LA VERITÀ VENNERO PER MEZZO DI GESÙ CRISTO”
La Sapienza di Dio prende dimora in mezzo a noi in Cristo, da cui tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. “Il creatore dell’universo mi diede un ordine… e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele” (Sir 24,8). Gerusalemme, la città amata è la sua sede. In essa stanno gli eletti di Dio: “nella porzione del Signore è la mia eredità, nell’assemblea dei santi ho preso dimora” (v. 16). La cosa si realizzerà pienamente nella Città eletta che scenderà dal Cielo alla fine dei tempi. Beati tutti i suoi abitanti!
Dio ci ha scelti in Cristo “prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità… a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato” (Ef 1,4.6). Una città di figli eletti e benedetti che dimorano con la Sapienza fatta carne che è Gesù di Nazareth.
È Dio padre che lo rivela: egli “illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi” (v. 18). Questa è la salvezza!
“La Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo”. Per salvarsi non basta dire: io osservo la Legge. Bisogna aderire a Cristo, mediante il quale e per il quale tutto è stato fatto. Egli è la Sapienza del Padre, venuta ad abitare in mezzo a noi. È l’Unigenito; egli solo ha visto Dio Padre e a Lui ci vuole portare fatti santi nell’amore.