Dall’Eccomi al Fiat e al Magnificat

Dall’Eccomi al Fiat e al Magnificat

di Padre Giuseppe Tagliareni

DIO È COLUI CHE ROVESCIA I POTENTI DAI TRONI E INNALZA GLI UMILI

Anna moglie di Elkanà era sterile. Chiese a Dio con insistenza un figlio e promise che l’avrebbe offerto al servizio di Dio, a Silo in Samaria, dove stava l’arca del Signore, custodita da Eli sommo sacerdote e dai suoi figli Ofni e Fineès. Il figlio arrivò e quando fu grandicello, Anna lo portò al tempio per offrirlo al servizio del Signore, secondo il voto fatto.

Samuele divenne grande profeta: sarà lui a riferire gli ordini del Signore al suo popolo e consacrerà re prima Saul e poi Davide. Anna, sua madre, non sa nulla del futuro di suo figlio, ma è grata del dono avuto e ne da’ lode e ringraziamento a Dio, perché dono di Dio sono i figli.

“Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s’innalza grazie al mio Dio… La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita. Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. Solleva dalla polvere il debole, dall’ immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria” (1Sam 2,1.5.6-8).

Maria, dopo il suo “Eccomi” e il suo “Fiat”, proclama il suo “Magnificat” per la venuta del Messia atteso e per le grandi opere del Signore, che “di generazione in generazione (estende) la sua misericordia per quelli che lo temono… come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza”. Egli è Colui che rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili.

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