Le teorie queer finanziate con denaro pubblico

Le teorie queer finanziate con denaro pubblico

di Angelica La Rosa

IL PROFESSOR JOSÉ ERRASTI DENUNCIA CHE LE TEORIE QUEER VENGONO GUIDATE E FINANZIATE CON DENARO PUBBLICO

Il professore di psicologia presso l’Università di Oviedo, José Errasti, ha messo in discussione le basi delle ideologie transgender in una conferenza organizzata presso la Facoltà di Teologia del Nord Spagna, in occasione del 25° anniversario del Centro Diocesano per l’Orientamento Famiglia (COF).

Durante il suo discorso, Errasti ha descritto queste teorie come “irrazionali e sciocche”, analizzando la loro crescita esponenziale dagli anni ’80 e le loro implicazioni sociali e psicologiche.

Errasti ha spiegato che negli Stati Uniti, dagli anni ’80, sono sorte teorie queer che hanno piantato un cambiamento radicale nella comprensione del sesso e del genere. Questo pensiero sostiene che il sesso è un sottoprodotto del genere, rompendo con l’idea tradizionale che gli orientamenti sessuali sono una conseguenza del sesso biologico.

Oggi, ha sottolineato Errasti, secondo l’ideologia dominante, il sesso viene scelto e può essere cambiato, indipendentemente dai genitali con cui nasce, tanto che, negli ultimi anni, è aumentato del 700%, tra gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni, il desiderio di cambiare sesso.

Errasti ha sottolineato che questo fenomeno non risponde a una maggiore tolleranza sociale, ma alla sua incidenza negli strati sociali vulnerabili e autogestibili che, secondo il suo parere, sono oggetto di falso aiuto.

L’accademico ha anche messo in discussione l’assunzione acritica di queste idee da parte di alcune discipline e movimenti ideologici, mettendo in guardia sulla loro onnipresentezza nella società di oggi.

Errasti ha sottolineato anche il peso dell’individualismo e del soggettivismo. Ha attribuito l’ascesa di queste teorie a un contesto sociale dominato dal soggettivismo assoluto e dall’individualismo esacerbato.

Queste idee sono promosse attraverso la formazione in centri educativi, social network e altre piattaforme che modellano il pensiero dei giovani. Inoltre Errasti ha identificato gli interessi economici e politici dietro questo fenomeno: le aziende farmaceutiche interessate alla vendita di prodotti ormonali e i governi che beneficiano di una popolazione egocentrata.

“La società consumista e individualista cerca di convincerci che la questione centrale della nostra vita deve essere cercata in noi stessi”, ha detto Errasti, avvertendo che questo approccio incoraggia l’ansia e la depressione, specialmente nei giovani. Ha anche sottolineato che il narcisismo derivato da questa mentalità è una delle più grandi fonti di sofferenza psicologica.

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