Il card. Burke: “La crisi del nostro tempo è la scristianizzazione”
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APPELLO DEL CARDINALE BURKE
Sia lodato Gesù Cristo!
Essendo stato ordinato sacerdote da Papa San Paolo VI nel giugno del 1975 nella Basilica di San Pietro a Roma, e poi esattamente vent’anni dopo, nello stesso luogo, essendo stato ordinato vescovo da Papa San Giovanni Paolo II nel gennaio del 1995, non provo solo un profondo senso di gratitudine per tale benedizione, ma ho anche la certezza che la missione di entrambi i santi, quella di esortare costantemente alla Nuova Evangelizzazione, debba continuare.
La crisi del nostro tempo è la guerra per la ricristianizzazione del nostro paese. Vediamo ai nostri giorni che la battaglia per la libertà religiosa, sempre di più, è minacciata di riduzione o eliminazione, totalmente contraria ai principi della Costituzione degli Stati Uniti. Le chiese parrocchiali devono combattere ripetutamente per applicare e difendere la legge della Chiesa per le scuole e gli ospedali gestiti dai cattolici. Ogni tentativo che facciamo per denunciare con forza le pratiche abominevoli dell’aborto e dell’eutanasia che predano esseri umani molto deboli e indifesi è criticato come poco caritatevole e spietato.
Il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, da oltre sedici anni, è impegnato in questa campagna per la vera vita e libertà. I pellegrini sono testimoni di questo fatto quando, dopo aver pregato nella Chiesa del Santuario, attraversano la piazza per visitare il Memoriale per i non nati, una parte essenziale della missione del Santuario di promuovere il Vangelo della vita attraverso la potente intercessione di Nostra Signora. La sua missione e il suo messaggio, durante le sue apparizioni quasi 500 anni fa, hanno portato al ripristino del rispetto della società per la vita umana e all’inaugurazione di una civiltà di vita e amore divino. La missione del Santuario oggi è quella di continuare a proclamare questo messaggio di Nostra Signora. Nel Memoriale per i non nati, i nomi dei bambini non nati sono incisi sui muri insieme a quattro targhe di bronzo che presentano gli scritti di Papa San Giovanni Paolo II riguardanti la contraccezione, l’aborto, la ricerca sulle cellule staminali embrionali e la dignità della vita umana. Il Memoriale è davvero impressionante.
Sebbene il Memoriale ispiri i pellegrini a pregare per il riposo eterno dei bambini non ancora nati e per la consolazione dei loro genitori e familiari, l’intero Santuario chiama tutti i visitatori a diventare araldi e agenti più fedeli del Vangelo della Vita, lavorando instancabilmente per porre fine ai gravi mali dell’aborto procurato, dell’eutanasia, del cosiddetto “matrimonio omosessuale”, della distruzione all’ingrosso di embrioni umani per il bene della ricerca e della cooperazione formale in tali atti malvagi fino alla totale violazione della loro coscienza. In effetti, ogni cattolico è chiamato oggi, più che mai, a difendere la verità che Cristo ci insegna, anche se ciò significa perdita di beni, molestie da parte del governo e prigionia. “Ecce nunc tempus accettabile” (“Adesso è il momento accettabile!”, 2 Corinzi 6,2).
Vi incoraggio anche a fare un pellegrinaggio al Santuario. Camminate attraverso i portici del Memoriale per i non nati. Trascorrete del tempo nelle Stazioni esterne della Via Crucis, nel Cammino del Rosario o in qualsiasi altra area devozionale. Ma entrate soprattutto nella Chiesa del Santuario e, sotto la direzione materna della Madonna, adorate Nostro Signore che, sull’altare del sacrificio, rinnova sacramentalmente il Suo sacrificio sul Calvario, che rimane sempre presente nelle ostie consacrate deposte nel tabernacolo e che è sempre pronto a perdonare i nostri peccati nel Sacramento della Penitenza. Venerate la più bella immagine a mosaico della Madonna di Guadalupe e le immagini dei sei santi, con le loro reliquie di prima classe, sugli altari laterali. Nel vostro atto di venerazione, offrite alla Madonna e ai santi le numerose preghiere nel vostro cuore per la loro intercessione.
Il Santuario è un luogo di pellegrinaggio approvato dal Vaticano. Chiunque venga in pellegrinaggio al Santuario riceve le stesse grazie e benedizioni che si ricevono quando si va in pellegrinaggio alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma e alla Basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico. Non perdete l’occasione di ottenere molte grazie necessarie per i nostri fratelli e sorelle, sia vivi che defunti.
* Fondatore del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe (Stati Uniti)