Spot Apple sui legami familiari
–
APPLE SI CONCENTRA SULLA PATERNITÀ E SUI LEGAMI FAMILIARI NELLA SUA PUBBLICITÀ DI NATALE
Apple ha deciso di concentrare la sua campagna natalizia sui legami familiari, presentando una storia emozionante su un padre e sua figlia. La storia evidenzia l’importanza dei legami affettivi e il ruolo cruciale della paternità.
In un mondo in cui l’autonomia personale e l’individualismo sono solitamente esaltati, Apple ha sorpreso con un messaggio pubblicitario che mette al centro la genitorialità.
Alla vigilia del periodo natalizio, l’azienda, sempre attenta alle tendenze, ha lanciato uno spot che, oltre a vendere tecnologia, sembra voler connetterci a valori fondamentali. In questo periodo chiave del consumo, dal Black Friday ai Re Magi, il colosso della Silicon Valley si impegna a mettere in risalto le relazioni umane.
Presenta una storia che ruota attorno al legame tra un padre non udente e sua figlia, esplorando la loro relazione nel corso degli anni.
“Adoro la pubblicità”, commenta María Calvo Charro, giurista ed esperta di questioni di genere e paternità. Per lei la cosa più sorprendente è la rivendicazione del ruolo paterno. “Il Novecento è stato quello in cui il padre è scomparso. Che la tua figura adesso sia valorizzata è fondamentale. In questo spot vediamo quella dualità tra padre e madre, quella complementarietà che dà vita alla famiglia”, sottolinea.
I social network non hanno tardato a reagire con entusiasmo allo spot, che conta già più di 5 milioni di visualizzazioni, descrivendo il messaggio come una “controrivoluzione pro-famiglia”.
Calvo Charro interpreta questa tendenza come un ritorno all’essenziale. “La famiglia, anche se imperfetta, è il luogo dove si ritrovano le radici e il senso di appartenenza. È lì che i bambini acquisiscono stabilità emotiva, elemento fondamentale per sviluppare poi l’autonomia e la libertà personale”.
Questo messaggio si collega alla crescente percezione che i legami familiari non sono catene, ma fonti di forza e libertà.
Per l’esperta l’annuncio di Apple si inserisce in un contesto di riflessione sociale sugli effetti del distacco. “Ci siamo resi conto che l’idea che i legami ci tolgano la libertà è falsa. Al contrario, questi legami sono liberatori. Aiutano i bambini ad affrontare il caos di una società liquida e, gli adulti, a superare l’autoreferenzialità, che è profondamente distruttiva”.
Calvo Charro sottolinea che molti cominciano a mettere in discussione l’individualismo estremo che si traduce in solitudine e vuoto emotivo. “C’è ancora chi crede che la felicità stia nell’avere tempo e libertà nella solitudine, ma che la solitudine generi un vuoto interiore. Ci stiamo rendendo conto che abbiamo bisogno di radici, radici che solo la famiglia può offrire”.
Lo spot di Apple mette in risalto anche i piccoli momenti della vita quotidiana come autentiche fonti di felicità. Per María Calvo questo approccio contrasta con un concetto errato di felicità promosso da anni. “Ci hanno fatto credere che la felicità è benessere o libertà senza limiti. Tuttavia, nella nostra società, la principale causa di morte è il suicidio. Ciò riflette un problema profondo: la mancanza di collegamenti”.
La famiglia, insiste la giurista, è l’unico luogo dove può fiorire l’amore incondizionato, accettando sia le virtù che i difetti dei suoi membri. “È un amore trasgressivo, perché implica che mi amino pur con tutte le mie miserie. Questo miracolo, che non si trova da nessun’altra parte, è possibile solo all’interno della famiglia”.
Apple, scommettendo su questo messaggio, non si connette solo con i consumatori, ma con un bisogno sociale più profondo. Potrebbe essere questo un altro esempio di aziende che rivedono i loro programmi anti-famiglia quando vedono che ricevono sempre più rifiuto da parte del pubblico e generano solo perdite economiche?