Tradizioni, teologie e visioni del mondo profondamente diverse
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LE DIFFERENZE TRA CHIESA CATTOLICA ED EBRAISMO
La Chiesa cattolica e l’ebraismo rappresentano due delle più influenti tradizioni religiose della storia umana. Sebbene condividano radici comuni, si distinguono profondamente per dottrina, teologia, culto e pratiche quotidiane.
Vediamole.
L’ebraismo è una delle religioni più antiche del mondo, risalente a oltre 3.000 anni fa. Fondato sulla Torah, l’ebraismo nacque nel Vicino Oriente e si sviluppò come la religione monoteista del popolo ebraico. La Chiesa cattolica, invece, deriva direttamente dal cristianesimo, nato circa duemila anni fa in Palestina all’interno di un contesto giudaico. Mentre l’ebraismo è rimasto una fede focalizzata sulla Torah e sulla vecchia tra Dio e Israele, il cattolicesimo si è evoluto come religione universale, sviluppando una teologia basata sulla Nuova Alleanza compiuta grazie a Gesù Cristo, Messia e Figlio di Dio.
Relativamente alla concezione di Dio, l’ebraismo è rigorosamente monoteista. Dio (YHWH) è unico, indivisibile, trascendente e onnipotente. Non esistono altre divinità o manifestazioni divine. L’ebraismo rifiuta qualsiasi rappresentazione fisica di Dio, sottolineando la Sua trascendenza.
Anche il cattolicesimo è monoteista, ma grazie a Gesù Cristo conosce il concetto di Trinità: Dio è uno in tre persone (Padre, Figlio e Spirito Santo). Questo concetto è profondamente estraneo alla tradizione ebraica.
Circa i testi sacri, quello principale dell’ebraismo è la Tanakh, che include la Torah (i primi cinque libri), i Profeti (Nevi’im) e gli Scritti (Ketuvim). La Torah è considerata la parola di Dio rivelata a Mosè. Inoltre, l’ebraismo si basa sulla tradizione orale, codificata nel Talmud, che interpreta e approfondisce i comandamenti della Torah.
Nel Cattolicesimo la Bibbia cattolica include l’Antico Testamento (che corrisponde in gran parte alla Tanakh, più i libri deuterocanonici) e il Nuovo Testamento, che comprende i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere degli apostoli e l’Apocalisse. I cattolici considerano il Nuovo Testamento una continuazione e compimento dell’Antico, soprattutto – come detto – attraverso la figura di Gesù Cristo.
Circa la figura del Messia gli ebrei attendono ancora la sua venuta, che sarà un leader umano inviato da Dio per portare pace, giustizia e redenzione. Infatti gli ebrei non lo considerano una figura divina. Nel Cattolicesimo Gesù Cristo è riconosciuto come il Messia promesso e Figlio di Dio. La sua morte e resurrezione sono il fulcro della redenzione umana.
Relativamente ai concetti di peccato e salvezza, nell’Ebraismo il peccato è visto come una violazione dei comandamenti divini. La salvezza non è universale ma collettiva, riguardando principalmente il popolo di Israele. L’espiazione avviene attraverso pentimento, preghiera e buone azioni.
Nel Cattolicesimo il peccato originale è una condizione innata dell’umanità, che può essere redenta solo attraverso la grazia divina. La salvezza è resa possibile dal sacrificio di Gesù e si ottiene attraverso fede, sacramenti e opere.
Per quanto riguarda i riti religiosi, i riti ebraici principali includono lo Shabbat (giorno di riposo), la circoncisione, le preghiere quotidiane, le festività (come Pesach e Yom Kippur) e le regole alimentari kasher. La vita religiosa è scandita da precetti molto dettagliati. I cattolici celebrano i sette sacramenti, la Santa Messa domenicale è il rito centrale mentre non ci sono restrizioni alimentari obbligatorie, sebbene esistano periodi di digiuno, come la Quaresima.
Circa l’organizzazione religiosa, nell’Ebraismo non esiste una gerarchia universale. Le comunità locali sono guidate da rabbini, esperti nella legge ebraica, ma non c’è un’autorità centrale. Nel Cattolicesimo la Chiesa cattolica, come voluto da Gesù Cristo, è fondata sull’autorità del Papa, vescovo di Roma e capo spirituale. È organizzata in diocesi e parrocchie.
Riflettendo sulla vita dopo la morte, nell’Ebraismo le credenze sull’aldilà variano. Alcuni ebrei credono nella resurrezione dei morti e in un mondo futuro, mentre altri si concentrano più sulla vita presente.
I cattolici credono in un’aldilà ben definito, composto da Paradiso e Inferno (eterni) e il Purgatorio (transitorio). Inoltre la resurrezione del corpo e il giudizio finale sono elementi fondamentali della fede cattolica.
Relativamente alla missionarietà l’ebraismo non cerca attivamente di convertire altri popoli. La conversione è possibile, ma richiede un lungo processo.
Nel Cattolicesimo la missione evangelica è centrale. La Chiesa cerca di diffondere il messaggio di Cristo a tutte le nazioni.
In conclusione, se qualcuno vi dice che Ebraismo e Cattolicesimo hanno molto in comune, così non è.
Le differenze tra la Chiesa cattolica e l’ebraismo riflettono tradizioni, teologie e visioni del mondo profondamente diverse, pur condividendo radici storiche comuni.