Gesù Cristo ha adempiuto tutte le profezie
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È VERA LA RELIGIONE DEI GIUDEI?
Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) fondatore dei Redentoristi, venne proclamato santo da Sua Santità Papa Gregorio XVI nel 1839 e, poi, Dottore della Chiesa dal Sommo Pontefice Pio IX, nel 1871.
“Verità della Fede” è lo sviluppo dei due suoi trattati: “Breve dissertazione contro gli errori de’ moderni increduli” e “Verità della fede fatta evidente”, apparsi nel 1756 e 1762.
La parte relativa alla confutazione della religione giudaica si trova in “Verità della Fede”.
Sant’Alfonso dichiara che per queste opere si è servito, soprattutto, dei “Fondamenti della Religione e dei fonti dell’Impietà”, scritto dal P. Valsecchi nel 1764. Disse che gli “è costato sudori di sangue”. Vi si trovano 480 citazioni di vari autori, senza contare i testi della bibbia.
“Pregate Dio – scriveva il 7 gennaio 1766 a P. Sapio – che io scriva in maniera da poter disingannare tanti poveri giovani infettati oggigiorno da questi errori, specialmente a seguito di numerose pubblicazioni avvelenate, che ci giungono dalla Francia”.
Il riferimento è ai nefasti principi liberali e giacobini della Rivoluzione, scoppiata nel 1789, ma preparati, progressivamente, almeno nel corso di un secolo prima, favoriti dalla Riforma luterana, calvinista e zwingliana.
La casa editrice Amicizia Cristiana ha pubblicato quattro edizioni dal 2009 al 2023 di un estratto di questo studio, il cui titolo esatto è: “Non può esser vera le religione giudaica” (Vol. VIII, pp. 536-786).
In questi tempi di apostasia e confusione, in cui liberalismo e giacobinismo declinato nelle versioni aggiornate del neo-modernismo dottrinale e del globalismo socio-politico, ultraliberista in economia, sembra utile dipanare gli errori, e usare le spiegazioni di un così grande mistico e santo, Dottore della Chiesa Cattolica, per conformare il nostro intelletto e la nostra volontà alle verità di Fede.
I profeti, riconosciuti come tali dai giudei antichi, erano stati assolutamente rispettati dal Cristo, come vero Figlio di Dio e Messia. Daniele aveva predetto che “il seme della donna avrebbe schiacciata la testa del serpente”; che in Abramo sarebbero “state benedette tutte le genti”; che dalla famiglia di Giuda sarebbe venuto “l’aspettato dalle genti”; si è veduto avverato il tempo della venuta del Messia, della distruzione del tempio, della dispersione degli ebrei. Perciò era ed è impossibile non constatare che Gesù Cristo abbia adempiuto tutte le profezie e, quindi si fosse incarnato come il Messia, redentore del mondo.
Sant’Alfonso, al riguardo, rileva, infatti: “l’acciecamento degli ebrei non ha avuta causa dall’oscurità delle profezie, ma dalla loro ostinazione e dallo loro falsa idea del Messia, aspettando da lui più che i beni eterni, i beni temporali di opulenza e di dominio, e perciò sono rimasti acciecati ed ostinati”.
Ieri pretendevano un condottiero che li liberasse dal giogo dei romani, affidando loro terre, onori e grandi ricchezze.
Invece, Gesù giunse umile, povero, per perfezionare (non abolire!) il Vecchio Testamento e donare all’umanità intera la Via della Salvezza eterna, secondo lo Spirito, non secondo la carne. Per i più duri di cuore operò miracoli, creò materia dal nulla, resuscitò morti e guari’ malati, in nome della loro fiducia in Lui. Remise i peccati, garantendo il Paradiso ai giusti che credettero alla buona Novella, contenuta, poi, nei Vangeli.
Nonostante tutto, il Signore predisse la conversione degli ebrei per Isaia: “Haec dicit Dominus crans te Iacob, et formans te Israel…Noli timere, quia ego tecum sum. Ab oriente adducam semen tuum, et ad occidente congregabo te” (43. 1 et 5).
Non possiamo far credere loro di essere nel giusto, quando hanno rifiutato, coscientemente, Cristo Gesù, Seconda Persona della S.S. Trinità.
A causa del loro rigetto del Dio Trinitario, non possiamo avere lo stesso Dio, che essi possedettero finché non lo misconobbero.
Sant’Alfonso spiega che “i giudei non possono avere più vera religione, mentre non hanno più scrittura divina, essendo stati i loro libri corrotti”…
E continua: “la loro scrittura, oggi, è il libro del Talmud, scritto dai rabbini, i quali dicono che questa fu un’altra legge, data a voce da Mosè; e, pertanto, gli inventori del Talmud, nel pubblicarlo, ordinarono che tutte le cose ivi scritte si osservassero come leggi divine, ed imposero la pena di morte a chi le negasse. Ma bisogna sapere che questo libro è pieno di favole, di errori e di bestemmie”, oltre a maledizioni contro i cristiani. I cattolici conoscono molto bene la religione messianica dei giudei, i loro rifiuti e la loro continua quanto razzista volontà di proclamarsi popolo eletto, senza prostrarsi davanti Gesù, vero Dio e vero Uomo.
San Pio X definì il giudaismo come “il nemico teologico numero uno del cattolicesimo”, proprio per le sue insidie e i suoi inganni, talvolta subdoli.
Tutta la Tradizione, assieme al Magistero Perenne della Chiesa Cattolica condannano questa religione come falsa. Gesù Cristo stesso ebbe parole di fuoco contro scribi e farisei, contro gli occupanti del Tempio, i gran Sacerdoti che lo condannarono alla peggior morte, solo per invidia.
E allora, con rinnovato vigore e slancio apostolico, conosciamo i nemici storici di Cristo e della Chiesa per evitarne errori e infiltrazioni, per cooperare alla loro conversione con la carità che loro non hanno voluto conoscere, attraverso la preghiera, come è sempre bene fare per ogni peccatore impenitente e ostinato.