La Lombardia stoppa l’Associazione Coscioni sul suicidio assistito
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FINE VITA. PRO VITA FAMIGLIA: BENE BOCCIATURA LEGGE SU SUICIDIO ASSISTITO IN LOMBARDIA. ALTRE REGIONI PRENDANO ESEMPIO
Accogliamo con soddisfazione la bocciatura del progetto di legge dell’Associazione Coscioni sul suicidio assistito da parte del Consiglio regionale della Lombardia, arrivata tra l’altro dopo il voto contrario delle Commissioni competenti.
Una vittoria di civiltà e buon senso in favore della tutela della dignità della vita umana in ogni sua fase e condizione, che va nella stessa strada di quanto fatto lo scorso marzo in Piemonte, dove la stessa Pdl è stata bocciata, e a gennaio in Veneto, dove la proposta è stata rimandata in Commissione, nonostante le spinte eutanasiche del governatore veneto Zaia.
Questa è la prova che se la politica mettesse sempre in campo, quotidianamente, tutto l’impegno che si mette nel fine vita sulla prevenzione dei suicidi e sulla vicinanza a sofferenti, malati e persone sole, si arriverebbe concretamente a una società più giusta ed equa, dove l’eutanasia sarebbe qualcosa di impensabile oltre che di inapplicabile. Anziché proporre la morte, quindi, la politica dovrebbe spendere tutte le sue energie per prevenire proprio i suicidi, che soprattutto nei giovani sono in vertiginoso aumento.
I dati, drammatici, dicono che ogni giorno in Italia un bambino o un adolescente tenta il suicidio o comunque mette in atto comportamenti autolesivi. Ben l’80% del totale dei tentativi di suicidio è messo in atto da minori con un’età media di 15 anni ed è un fenomeno che, solo nel nostro Paese, è aumentato di ben il 75% negli ultimi tre anni. Ci auguriamo, dunque, che gli altri Consigli regionali – dove la stessa proposta è già arrivata o dove i Radicali stanno raccogliendo le firme necessarie per presentarla – possano anch’essi bocciare tale deriva di morte.
*Presidente di Pro Vita & Famiglia onlus