Due eventi culturali ad Asti
A cura della Redazione
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RITORNA LA STATUA LIGNEA DEL CRISTO ALLA COLONNA E SI RICORDA GIOVAN BATTISTA VOLPINI
Sabato 23 novembre alle ore 16, nella chiesa di San Rocco di Asti, ritornerà ufficialmente la statua lignea del Cristo alla colonna, restaurata nel 2008 e conservata fino ad oggi presso il Museo Diocesano di San Giovanni. L’opera, databile agli anni venti del Settecento, è assegnata dalla critica allo scultore luganese Carlo Giuseppe Plura, i cui lavori si trovano in molte chiese del Torinese e del Cuneese.
La scultura, che presenta Gesù nel momento drammatico della flagellazione, trova riscontri con le statue che popolano le rappresentazioni dei Sacri Monti, tanto importanti per la devozione popolare: i Sanrocchesi riavranno così il Cristo che le generazioni precedenti avevano potuto ammirare e venerare.
Alle 16.30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal superiore provinciale degli Oblati di San Giuseppe padre Fiorenzo Cavallaro, a cui seguiranno la presentazione di una pubblicazione sulla chiesa di san Rocco ed un breve intervento della storica dell’arte Matilde Picollo. Saranno presenti il Comitato Palio San Martino San Rocco e il Gruppo Culturale di San Martino.
Trecento anni fa moriva Giovan Battista Volpini, illustre medico, letterato e benefattore astigiano all’epoca assai importante nell’ambiente scientifico, oggi pressochè sconosciuto.
Nell’ intento di ricordarlo il Gruppo Culturale San Martino ODV, nella splendida cornice barocca della Chiesa di San Martino in Asti, in collaborazione con la Parrocchia stessa , presenterà martedì 26 novembre, alle 21.15, una “pièce teatrale” intitolata “Intervista quasi impossibile al dottor G. B. Volpini, di e con Luca Capello, Matilde Picollo e Renato Romagnoli e con la partecipazione del gruppo musicale “La Ghironda”.
Nell’occasione saranno esposti il volume “Spasmologia” (opera più importante del Volpini, conservata presso la Biblioteca Astense) ed il ritratto del medico astigiano, di proprietà dell’Istituto della Consolata. La riscoperta del Volpini, all’epoca definito “protomedico”, ossia primo fra i medici astigiani, è legata al fatto che nella chiesa di San Martino si trova l’altare che egli fece erigere ed ai piedi del quale fu sepolto, anche se oggi la tomba non è più visibile.
L’iniziativa – alla quale è stato concesso il patrocinio sia del Comune di Asti sia dell’ Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti – è stata realizzata grazie anche alla collaborazione della Biblioteca Astense “G.Faletti” e dell’ Istituto della Consolata. L’ingresso è libero e le eventuali offerte serviranno a finanziare il restauro dell’organo ottocentesco della chiesa di San Martino. Nel corso della serata la Fondazione Opera Pia Tellini donerà un defibrillatore alla Parrocchia di San Martino.