Transizione di genere dei minori, le sinistre vogliono occultarne i pericoli
A cura della Redazione
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PRO VITA E FAMIGLIA: DA PD E AVS CENSURA PREVENTIVA, VENGANO A CONOSCERE LA STORIA DI LUKA HEIN E DEI GIOVANI DETRANSITIONER
«Respingiamo al mittente gli attacchi ricevuti dalle forze politiche di Sinistra in comune a Firenze, in merito alla conferenza stampa organizzata da Fratelli d’Italia con Pro Vita & Famiglia onlus e che si terrà domani, martedì 22 ottobre, alle ore 12:30 presso la Sala Macconi di Palazzo Vecchio, per portare la testimonianza della detransitioner americana Luka Hein, alla quale invitiamo chi ci ha attaccato ad assistere, per rendersi conto del dramma che vivono i giovani e dei pericoli che corrono con la transizione di genere intrapresa da minorenni.
Ribadiamo che si tratta di una conferenza stampa e non di un “evento” di altra natura come invece vuol fare credere la sinistra per avanzare inesistenti problemi di natura formale circa il suo svolgimento. Negli attacchi ricevuti si parla inoltre di “inesistenza della l’ideologia gender” e di “tesi prive di qualunque fondamento scientifico”, ma con questa etichetta dovrebbero rivolgersi semmai alla teoria gender e all’approccio affermativo, che esistono eccome. Prova ne è il fatto che questa pratica viene utilizzata e da tempo è abbandonata o messa in forte discussione dai Paesi un tempo pionieri nella transizione di genere per i minori, come Gran Bretagna, Australia, Svizzera, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda e buona parte degli stati degli Usa. Lo stesso approccio superficiale e incauto, tra l’altro, che sarebbe emerso dalle indagini sull’Ospedale Careggi di Firenze, che hanno evidenziato “gravi carenze” e portato al blocco della somministrazione a bambini e adolescenti della Triptorelina, il farmaco bloccante della pubertà. Di questo, infatti, si parlerà portando la voce in conferenza stampa di Luka, una ragazza oggi 22enne che all’età di 14 anni iniziò ad assumere i primi farmaci per cambiare genere e arrivò addirittura alla doppia mastectomia a 16 anni, spinta dai medici che non le offrirono altra strada se non quella della transizione, senza la quale, dissero ai genitori, avrebbero avuto “una figlia morta e non un figlio vivo”».
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, sugli attacchi ricevuti da parte dei consiglieri comunali Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo di Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò, del capogruppo del Partito Democratico Luca Milani, di Dmitrij Palagi della lista Sinistra Progetto Comune e di Bianca Galmarini e Fabrizio Paoletti della lista Possibile Firenze.
Luka (Luka negli Usa è usato sia per gli uomini che per le donne, come accade in alcuni Paesi europei per “Andrea”) Hein, nata in Nebraska nel 2002, a causa della depressione e confusione dovuti principalmente al divorzio dei genitori, inizia a sentire un “disagio identitario” a circa 13 anni. A 14 gli viene prescritta una pillola anticoncezionale ormonale per interrompere il ciclo mestruale, a 15 anni inizia la “transizione sociale” cercando di coprirsi il seno fasciandolo e a 16 anni arriva il primo intervento chirurgico con una doppia mastectomia e poi, qualche mese dopo, inizia ad assumere il testosterone. Lo farà ininterrottamente per quattro anni finché, a 20 anni, non decide di tornare indietro.