L’utero in affitto è reato universale
A cura della Redazione
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IL PARLAMENTO PUNISCE LA MATERNITÀ SURROGATA, ANCHE SE COMPIUTA ALL’ESTERO
Il Parlamento italiano ha approvato una disciplina che punisce la pratica dell’utero in affitto anche se è commessa all’estero.
“In realtà, secondo una tesi che ha trovato spazio anche nella giurisprudenza, anche prima di tale modifica la surrogazione di maternità compiuta all’estero dava vita a un illecito, che però nei fatti non veniva perseguito perché per farlo era necessaria o l’autorizzazione del Ministro della giustizia o la querela della persona offesa”, hanno scritto Centro Studi Livatino.
Ma l’intervento di ieri del Parlamento italiano “serve a proteggere le donne e i bambini vittime di tale pratica”.
Esprimendo la più viva soddisfazione per questo passo di civiltà verso un divieto globale della pratica dell’utero in affitto dal Centro Studi Livatino hanno ricordato che la surrogazione di maternità “lede gravemente la dignità della donna, che s’impegna, prima ancora di essere incinta, a dare via il bambino cresciuto per nove mesi nel suo grembo. Se si guardano gli schemi contrattuali disponibili su Internet per accedere a tale pratica, emerge con evidenza la lesione della dignità della donna. A seconda di quanto pagato dai committenti si hanno diverse prestazioni a cui la donna si sottopone, che vanno da frequenti controlli medici al ricorso all’aborto su richiesta dei committenti. La surrogazione di maternità lede anche la dignità del bambino, che diventa oggetto di un contratto degli adulti”.