Il Venerabile Pio XII ha assistito al “miracolo del sole” per ben 4 volte
di Anna Tortora
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UNA PAGINA DI STORIA DA CONOSCERE
Il 30 ottobre 1950 davanti agli occhi di Pio XII si ripete il miracolo del sole che si compì a Fatima nel 1917.
Questa fu la prima delle apparizioni a cui assistette il Venerabile Pontefice: altre tre si verificarono il 31 ottobre, il 1° novembre e infine l’8 novembre.
Come già a Lourdes la Vergine pose il sigillo sul domma dell’Immacolata, così la “Mulier amicta sole” volle approvare con un “signum magnum” il domma dell’Assunzione.
«Era il 30 ottobre 1950», antivigilia del giorno della solenne definizione del dogma dell’Assunzione, spiega Pio XII. Il Papa, verso le quattro di quel pomeriggio, faceva «la consueta passeggiata nei giardini vaticani, leggendo e studiando».
Pacelli ricorda che, mentre saliva dal piazzale della Madonna di Lourdes «verso la sommità della collina, nel viale di destra che costeggia il muraglione di cinta», sollevò gli occhi dai fogli.
«Fui colpito da un fenomeno, mai fino allora da me veduto. Il sole, che era ancora abbastanza alto, appariva come un globo opaco giallognolo, circondato tutto intorno da un cerchio luminoso», che però non impediva in alcun modo di fissare lo sguardo «senza riceverne la minima molestia. Una leggerissima nuvoletta trovavasi davanti».
«Il globo opaco – continua Pio XII – si muoveva all’esterno leggermente, sia girando, sia spostandosi da sinistra a destra e viceversa. Ma nell’interno del globo si vedevano con tutta chiarezza e senza interruzione fortissimi movimenti».
Il Pontefice assistette allo stesso fenomeno il giorno seguente, 31 ottobre, e il 1° novembre, giorno della definizione del dogma dell’Assunta, quindi di nuovo l’8 novembre. Poi non più».
Ricorda pure di aver cercato «varie volte» negli altri giorni, alla stessa ora e in condizioni atmosferiche simili, «di guardare il sole per vedere se appariva il medesimo fenomeno, ma invano; non potei fissare nemmeno per un istante, rimaneva subito la vista abbagliata».
Nei giorni seguenti Pio XII riferisce il fatto «a pochi intimi e a un piccolo gruppo di Cardinali (forse quattro o cinque), fra i quali era il Cardinal Tedeschini». Quest’ultimo, nell’ottobre dell’anno seguente, 1951, si deve recare a Fatima per chiudere le celebrazioni dell’Anno Santo. Prima di partire viene ricevuto in udienza e chiede al Papa di poter citare la visione nell’omelia. «Gli risposi: Lascia stare, non è il caso». Ma egli insistette – continua Pio XII nel manoscritto – sostenendo l’opportunità di tale annuncio, ed io allora gli spiegai alcuni particolari dell’avvenimento». «Questa è, in brevi e semplici termini – conclude Papa Pacelli – la pura verità».