di Bruno Volpe

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“CHI RIFIUTA LA MEDIAZIONE DELLA CHIESA E’ GRADITO DAL DIAVOLO”

“L’adesione alle sette? Frutto di ignoranza e poca cultura religiosa”: lo dice in questa intervista l’esorcista e sacerdote di Olbia don Gianni Sini.

Don Gianni, le sette fioriscono e ogni giorno c’è qualche novità. Qual è la causa, da che cosa dipendono?

“Le sette, a scopo falsamente religioso, sorgono sempre quando la fede cristiana è poca o superficiale, e l’adesione è figlia di ignoranza per un verso e fede vissuta male e in modo poco attento. Succede così che personaggi poco limpidi, speculando sulle loro paure e sulla loro ricerca del trascendente, ne approfittano. Purtroppo è anche responsabilità e dobbiamo fare mea culpa di una evangelizzazione non sempre concentrata sul sacro, sul senso del peccato e sul male da evitare, e naturalmente sulla importanza della preghiera, solitaria e comunitaria. Insomma, soggetti simili trovano terreno fertile”.

Che cosa manca?

“Manca una robusta evangelizzazione anche nella stessa Chiesa cattolica, queste cose dobbiamo dircele. Si parla sempre di misericordia, di perdono, di azioni sociali, cose buone. Ma spesso la vera missione che ci tocca, la salvezza delle anime, è distante. Dobbiamo tornare al nostro ruolo di pastori di anime, dando più formazione religiosa e meno sociale”.

Qual è il rischio delle sette?

“Di entrare e non uscirne più o di avere seri problemi  ad andare via, persino atti di violenza o di isolamento. Non dimentichiamoci che queste sette mirano il più delle volte al patrimonio. Hanno molto forte il senso economico della cosa”.

Possiamo dire che siano di origine satanica?

“Tutto quello che non è conforme al piano di Dio, è del nemico, dunque del diavolo e allora l’appartenenza alle sette è frutto di Satana che vuole allontanarci da Dio. Certamente esiste il libero arbitrio e siamo  in grado di scegliere tra bene e male. Ma Satana che è furbo e conosce come e dove colpire, ci tenta e noi se abbiamo poca fede, cadiamo. In molti casi si arriva alla profanazione dei simboli religiosi, a simulazioni di sacrifici e orge collettive, promiscuità sessuale”.

Lei è un esorcista. Come riconoscere un posseduto?

“Non sempre vi è possessione satanica e prima di arrivare alla pratica dell’ esorcismo, bisogna scartare cause organiche. Le benedizioni le può dare un prete qualsiasi, ma il demonio lo scaccia solo l’esorcista in grado di capire. I segni? L’ avversione al sacro. Mi rendo conto con una certa facilità  quando invito il soggetto a pregare e davanti ai segni del sacro si comporta male, dà segni di rifiuto, mi tira la stola o allontana il crocifisso o l’ aspersorio e si contorce davanti al Santissimo. Poi un posseduto parla lingue antiche, sa fatti inspiegabili, una forza spropositata rispetto alla statura, ti irride e talvolta aggredisce, bestemmia in pubblico, ha condotte violente ed aggressive nella vita quotidiana.. E’ un progetto in odio a Dio e l’astuzia più grande di Satana è far intendere che non esiste. In ogni caso vedo anche una responsabilità dei genitori che non sempre controllano le frequentazioni dei figli, che cosa vedono in rete”.

E’ utile recitare il rosario?

“Il Santo Rosario è una delle armi più potenti che abbiamo contro Satana e le sette. Il nemico odia Maria in quanto umile e serva di Dio e il solo ripetere varie volte il suo nome lo innervosisce”

Santi maggiormente invisi a Satana..

“La Madonna, che è la tutta santa, ma anche Padre Pio che egli definisce il barbuto. Poi  San Michele, San Benedetto e  San Giovanni Paolo II”.

A chi dice sono devota a Dio ma non ai santi che cosa dice?

“Che è in eresia. Nel credo che proclamiamo a messa diciamo credo nella comunione dei santi e chi appunto non crede nei santi come mediatori da venerare e non adorare e nella madonna è in eresia, si allontana dalla visione cattolica della vita. Aggiungo che è fondamentale la pratica dei sacramenti e la messa domenicale perché la fede non solo individuale, colui che entra in chiesa quando gli va, ma anche comunitaria”.

Per  ignoranza si definiscono settari anche gruppi della Chiesa perfettamente in linea e aderenti al Magistero, ad esempio l’Opus Dei…

“L’Opus Dei è rigorosamente in linea  e comunione con la Chiesa e il Magistero cattolico. Io stesso ho avuto, ed ho collaboratori dell’ Opus Dei, e ne apprezzo la preparazione religiosa e la conoscenza della teologia, hanno una eccellente formazione unitamente ad una ammirevole professionalità e carità nella vita di ogni giorno, nella pratica dell’aiuto ai fratelli bisognosi. Bisognerebbe leggere “Cammino” del fondatore San Josemaria Escrivà, un grande e  santo mistico”.

Chi rifiuta la mediazione della Chiesa dicendo che basta solo la Scrittura e non il Magistero?

“Chi dice questo è simile a coloro che dicevano Cristo sì, Chiesa no. Sono figli dell’orgoglio e dunque inclini all’azione del demonio e questo è un atteggiamento tipicamente eretico e non cattolico gradito al diavolo”.

Pace nel mondo. Preoccupato per quello che accade in Medio Oriente?

“Fa bene il Papa a invocare pace e digiuno, tuttavia con franchezza dobbiamo riconoscere che Israele sta esagerando. Conosco la mentalità ebraica, ci sono stato tante volte in Israele, è un popolo dalla testa dura. Hanno patito la Shoah, una vergona e un crimine contro l’umanità, ma oggi si comportano alla stessa maniera, dimenticando quello che hanno subito. Da 70 anni occupano con la forza territori che non sono loro. Senza dimenticare l’olocausto, gli ebrei da perseguitati sono diventati persecutori, senza sottacere gli atti di terrorismo compiuti dai palestinesi”.

Possibile dire che tutte le religioni sono uguali e che siamo figli di un unico Dio?

“Non è vero che una religione valga l’altra. Il dialogo è utile, ma senza rinunciare alle identità e non è vero anche teologicamente che siamo figli di uno stesso Dio, Ovviamente ogni religione ha i suoi aspetti positivi, ma affermare che un credo valga l’ altro è sincretismo religioso e relativismo”.