Ricordando Vittorio Alfieri
A cura della Redazione
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IL RICORDO DEL GRANDE LETTERATO
Il Gruppo Culturale San Martino ODV, nella splendida cornice barocca della Chiesa di San Martino in Asti, domani, martedì 8 ottobre alle ore 21, ricorderà il 221° anniversario della morte di Vittorio Alfieri, avvenuta l’8 ottobre 1803 a Firenze, la città dove il poeta trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita, fuggito da Parigi, al dilagare della violenza rivoluzionaria.
Aprirà l’incontro il notissimo attore astigiano Renzo Arato, con la lettura di parte della lettera, in data Firenze, 21 luglio 1804 (ma, in realtà, Torino, 18 novembre 1807), rivolta dall’abate Tommaso Valperga di Caluso, letterato e scienziato, grande amico di Alfieri, alla contessa d’Albany, la donna amata dal poeta, con il racconto delle sue ultime ore di vita.
La lettera, che chiude il racconto dell’autobiografia di Alfieri, offre una testimonianza sofferta e controllatissima, dettata da una profonda amicizia.
Seguirà l’omaggio ad Alfieri in musica da parte della Mandolinistica Paniati, diretta dal maestro Fabio Poggi. L’ingresso è libero ad offerta volontaria a favore del restauro dell’organo ottocentesco.
Renzo Arato
Notissimo attore originario di Roatto, ha frequentato il Centro Sperimentale di Arte Drammatica di Torino e stages presso il Piccolo Teatro di Milano; ha lavorato in allestimenti teatrali diretti da Giorgio Strehler (Brecht), e Carlos Saura (Garcia Lorca); ha stretto intense amicizie artistiche, come quella con Milva. Nel suo curriculum figurano le opere di Testori (L’amore per sempre e Nel tuo sangue), il Vangelo di Marco, La luna nel pozzo, Blue Tango… fino a padre Kolbe per la TV tedesca. Negli anni è più volte tornato con passione ad Alfieri in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Alfieriani e con Carla Forno. È interprete speciale delle poesie dialettali di Dumini Badalin. Ha lasciato le scene nel 2019 dopo una lunga carriera in cui ha recitato su innumerevoli palcoscenici, con grande successo anche all’estero, come in Germania, dove è stato ripetutamente apprezzato, tuttavia ha accettato questa eccezionale occasione per Alfieri.
Fabio Poggi
Astigiano, laureato in architettura, dopo studi di pianoforte e materie complementari, si è dedicato con passione alla divulgazione della musica. In seguito. ha studiato con il basso Carlo de Bortoli ed è approdato per due stagioni al coro del Teatro Regio di Torino, perfezionandosi con il Maestro Mario Antonietti. Intrapresa la strada dell’insegnamento nella scuola media, ha rivestito il ruolo di dirigente scolastico. Ha comunque proseguito nel canto, entrando a far parte dal 1990 di un ottetto vocale per la realizzazione di musica polifonica dei periodi rinascimentale e moderno. Da sempre interessato anche alla direzione d’orchestra, vi si è dedicato, grazie anche alla formazione straordinaria dal Maestro Raffaele Napoli, allievo di Sergiu Celibidache. Si è dedicato alla direzione e formazione di un’orchestra giovanile e dirige la Mandolinistica “Paniati”
Mandolinistica Paniati
L’Orchestra Mandolinistica “P. Paniati” di Asti, libera associazione senza scopo di lucro, è nata nel 1924 su iniziativa di un gruppo di appassionati dello strumento a plettro, tra i quali emergeva il ventiduenne, allievo dell’Istituto “Verdi”, Pietro Paniati, che in seguito acquistò fama di virtuoso di livello internazionale. Fino dai suoi esordi il gruppo si distinse per l’abilità tecnica e la fedeltà interpretativa e si aggiudicò così diversi primi premi in concorsi nazionali e internazionali. La Mandolinistica – che non ha mai cessato la sua attività, se non per un breve periodo durante la Seconda Guerra Mondiale – è presieduta e diretta dal maestro Fabio Poggi. Il repertorio spazia da quello originale per strumenti a plettro, per cui hanno scritto i più grandi musicisti di ogni tempo e nazione, alle trascrizioni da opere, operette, canzoni, danze, arie classiche, colonne sonore da film, ecc. Ha partecipato a numerosi eventi presso il Teatro Alfieri di Asti collaborando con importanti formazioni musicali locali e rinomati solisti. Nel 2015 è stata insignita dell’Ordine dei Cavalieri di San Secondo.