Promuovere percorsi biblici per i giovani (anche a scuola)
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LA LETTERATURA BIBLICA E LA CRESCITA PERSONALE
La letteratura biblica per l’essere umano di ogni tempo costituisce una valida opportunità di crescita e maturazione personale. Nel campo della fede risulta di fondamentale importanza riscoprire il valore pedagogico-educativo della Bibbia per suscitare nella società odierna un risveglio della fede e della dimensione spirituale dell’esistenza. La Sacra Scrittura nelle sue molteplici sezioni possiede un background di saggezza capace di far progredire, evolvere ed elevare lo spirito e il cuore di ogni persona. Ciò al fine di rendere una risposta adeguata, plausibile ai grandi quesiti che da sempre albergano nel cuore di ciascun essere umano: chi sono? Da dove provengo? Quale è lo scopo della mia vita? Perché la sofferenza e il male? Cosa accadrà al termine della mia vita?
Tali interrogativi di “senso” sono anche alla base della disciplina di Religione Cattolica che, nonostante resistenze ed opposizioni è ancora presente all’interno della scuola italiana ed offre il suo notevole contributo per uno sviluppo integrale della personalità dei discenti. Porre all’attenzione di giovani studenti il Testo biblico è un’occasione per dimostrare in maniera chiara quanto la cultura biblica sia stata capace ed è in grado tutt’oggi di plasmare i vari ambiti della cultura: arte, letteratura, storia, musica, archeologia, architettura ecc.
Oltre ciò, il confronto con i racconti della Bibbia genera negli adolescenti un arricchimento circa il senso critico della realtà. Confrontarsi con i racconti della Bibbia costituisce per i ragazzi un campo di dialogo, confronto, dibattito sui grandi temi dell’attualità: crisi climatica, questione ecologica, sessualità, violenza, razzismo e discriminazioni, democrazia, diritti, famiglia, spiritualità.
La Sacra Scrittura si pone quale antidoto efficace ed efficiente contro i mali che attanagliano il nostro tempo e può essere per i giovani fonte di ispirazione, libertà e giustizia. Riscoprire i valori e gli ideali che sono le fondamenta della nostra cultura è quanto mai necessario allo scopo di formare cittadini responsabili, consapevoli e attivi. Il tema della legalità i rischi e i pericoli della cultura dell’illegalità sono temi che trovano nel cuore della Bibbia spunti di riflessione interessanti.
Detto questo, ricordiamo l’affermazione lapidaria di Nostro Signore Gesù Cristo (“Non sono i sani che necessitano del medico ma gli ammalati”, Vangelo secondo Matteo 9,9-13) che è – al tempo stesso – illuminante se consideriamo quanto il “giudizio” e il “pregiudizio” verso gli altri cateterizza il nostro modo di essere e di agire. Il detto di Gesù è disarmante e spiazza: il Dio della Bibbia non si rivolge esclusivamente ai “buoni” a coloro che già si sforzano di vivere all’insegna della rettitudine, della legalità, della società sana ma principalmente il Dio di Gesù rivolge il suo “appello” incessante agli “ammalati” a coloro che sono manchevoli di una bussola adeguata che guidi i loro passi sulla strada del bene e della felicità. Tuttavia, l’analogia biblica dei “sani” e degli “ammalati” si presta ad essere emblematica: se uno è ammalato necessita inevitabilmente di “cura”, “attenzione”, “vicinanza” e “supporto”. Inoltre, se uno è ammalato ha bisogno di un “percorso di guarigione”.
Sviscerando la Parola se ne comprende sempre più appieno il significato. Si delinea così la dinamica di un percorso, di un cammino che la Bibbia invita ad intraprendere a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo. La Parola di Dio ha una capacità intrinseca di “plasmare” l’Io interiore dei lettori, modellarne il carattere, forgiarne la personalità per rendere ciascuno più abile e competente nel compiere il bene e affinare la propria capacità nello schivare il male, cosi da riconoscerlo ed evitarlo. Molti giovani oggi tendono a mostrare un’identità sempre più fragile e precaria: insicurezza, mancanza di forza d’animo, dipendenze affettive, alcol, droghe, poco carattere sono alla base di tanti errori ed orrori che caratterizzano l’universo dei giovani. In tal senso, la Bibbia si pone quale strumento di educazione e ispirazione perché molti giovani possano trovare la strada giusta, la via che li conduce ad un’esistenza piena e riuscita.
Pertanto, occorre promuovere specialmente in ambito scolastico percorsi interdisciplinari mirati alla conoscenza e alla comprensione del Testo biblico affinché ogni studente sia reso capace di acquisire dimestichezza con la Bibbia, coglierne i contenuti e gli insegnamenti ivi contenuti. Un esempio ci può essere fornito da una lezione simulata per la Secondaria di secondo grado di questo tipo:
“Bibbia e Costituzione”, Insegnamento della Religione Cattolica (altre discipline coinvolte Educazione Civica e Italiano), argomento “I dieci Comandamenti”, metodologia “Lezione dialogica, Debate, brainstorming”, sussidi “Bibbia, Costituzione italiana, Schede operative, Video su Youtube”. Descrizione dell’attività didattica: Gli studenti, dopo aver consultato i principi di uguaglianza, fraternità e libertà presenti nella Carta Costituzionale leggeranno il testo dell’Esodo capitolo 20,2-17 e coglieranno nel decalogo la base da cui i padri costituenti in maniera del tutto “laica” hanno sviluppato l’ossatura della costituzione del nostro paese. In tal modo, i discenti comprenderanno quanto il testo biblico sia stato in grado di influenzare la cultura dell’Occidente e perciò stesso ha una valore pedagogico educativo inestimabile.
Accostare i giovani alla civiltà biblica è una strada ardua ma necessaria da percorrere per “formare” al bene le generazioni venture. Gesù si pone nei confronti dei suoi interlocutori non come un giudice spietato ma come un compagno di viaggio. Lasciamo che il Signore si pone al fianco di ogni persona e con il suo insegnamento renda la vita di costoro migliore. Lo scorso 12 giugno papa Francesco durante un’Udienza Generale e nello svolgere i suoi cicli di catechesi sulla Persona dello Spirito Santo a proposito della Bibbia ha affermato quanto segue: “C’è una nota di fondo, osserva, che accompagna tutta la Bibbia e questa è “l’amore di Dio”. E ricorda la definizione della Scrittura fatta da san Gregorio Magno: “una lettera di Dio onnipotente alla sua creatura”, aggiungendo “come una lettera dello Sposo alla sua sposa”. Che lo Spirito Santo, conclude il Papa, “ci aiuti a cogliere questo amore di Dio nelle situazioni concrete della vita”.
Portare il testo Biblico nelle situazioni concrete della vita può essere per i giovani uno strumento di crescita, evoluzione, maturazione personale ai fini di conseguire un benessere generale nel corpo come nello spirito.