La nostra generazione è incredula e perversa, come quella dei tempi messianici
LA VERA RELIGIONE STA NELL’ACCOGLIENZA DI DIO E NELL’ASCOLTO DOCILE. ALLORA LA PROSPERITÀ SARÀ COME UN FIUME E NUMEROSA COME GRANELLI DI SABBIA LA DISCENDENZA
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
La discendenza di Giacobbe è “sleale fin dal seno materno” (Is 48,9), ostinata e ribelle, pronta darsi agli idoli e a negare gli interventi di Dio. Ma Dio, per amore del suo Nome, frena il suo sdegno e purifica il suo popolo “nel crogiuolo dell’afflizione” (v. 10). Egli che distende i cieli e pone le fondamenta della terra, è anche il Redentore d’Israele e nel momento impensato fa arrivare da lontano la salvezza. Dice: “Non cederò ad altri la mia gloria” (v. 11) e interviene con potenza. Egli vuol essere ascoltato: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare” (v. 17).
Qui sta la vera religione: accoglienza di Dio e ascolto docile. Allora la prosperità sarà come un fiume e numerosa come granelli di sabbia la discendenza. Egli riscatta Israele e lo riconduce alla sua dimora. “Non soffrono la sete mentre li conduce per deserti; acqua dalla roccia egli fa scaturire per loro, spacca la roccia, sgorgano le acque” (v. 21). Dal petto di Cristo crocifisso sgorgano le acque della salute.
La nostra è una generazione incredula e perversa: come quella dei tempi messianici resiste sia agli inviti alla penitenza, come chiedeva il Battista, sia a credere al Vangelo, come chiedeva Gesù e come oggi fa la Madonna. “Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere”.
Chi ha il santo timore, riconosce che Dio è giusto e che le sue opere sono sante.