Gesù, con sovrana libertà, non si attiene alle consuetudini del suo tempo

Gesù, con sovrana libertà, non si attiene alle consuetudini del suo tempo

di Don Ruggero Gorletti

VENERDÌ DELLA VENTIQUATTRESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Luca 8,1-3

In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

COMMENTO

«C’erano con lui […] alcune donne». Il fatto che alcune donne seguissero Gesù mentre andava a predicare e ad annunciare il vangelo a noi non sembra una gran notizia. A noi sembra una cosa normale. Ma non lo era ai tempi di Gesù, in Israele la donna era davvero discriminata, e un rabbì, un maestro, come era Gesù, non si faceva vedere in pubblico a parlare con una donna. E in particolare donne che erano state colpite da spiriti maligni e da infermità, che quindi, secondo la mentalità dell’epoca, dovevano avere qualcosa di grave sulla coscienza. Gesù, con sovrana libertà, non si attiene alle consuetudini del suo tempo, ma agisce e parla come ritiene giusto agire e parlare. Oggi molte persone non accettano alcuni aspetti del vangelo perché pensano che riflettano la mentalità dell’epoca in cui Gesù ha vissuto (pensiamo per esempio alla condanna del divorzio, oppure al fatto che gli apostoli che si è scelto erano tutti maschi, e che quindi il sacerdozio ministeriale sia riservato solo agli uomini): brani come quello che abbiamo appena letto ci fanno capire che gli insegnamenti del vangelo  non riflettono la mentalità di un’epoca e di un luogo, ma sono insegnamenti validi per ogni uomo di ogni tempo e ogni situazione.

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