La Chiesa cattolica in Belgio continua a subire diversi casi di vandalismo e furto
A cura dell’ACS ITALIA – Aiuto alla Chiesa che Soffre*
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A: QUADRO GIURIDICO RELATIVO ALLA LIBERTA’ RELIGIOSA ED EFFETTIVA APPLICAZIONE
La Costituzione del Regno del Belgio stabilisce obblighi chiari e precisi a tutela della libertà di religione o di credo. Tutti i belgi sono uguali davanti alla legge (articolo 10) e i diritti e le libertà sono garantiti, senza alcun tipo di discriminazione, anche per le «minoranze ideologiche e filosofiche» (articolo 11). L’articolo 19 sancisce: «Sono garantite la libertà di culto e di pratica pubblica e la libertà di manifestare le proprie opinioni in relazione a qualsivoglia questione, ma saranno puniti eventuali reati commessi nell’esercizio di tali libertà». L’articolo 20 afferma che «nessuno può essere obbligato a partecipare in alcun modo agli atti e alle cerimonie di una religione diversa dalla propria, o ad osservarne i giorni di riposo». All’articolo 21 si legge invece che «lo Stato non ha il diritto di interferire nella nomina o nell’insediamento dei ministri di qualsiasi religione, né di proibire loro di corrispondere con i loro superiori e di pubblicare i loro atti, tranne, in quest’ultimo caso, la responsabilità ordinaria in materia di stampa e di pubblica zioni». L’articolo 181 afferma che «gli stipendi e le pensioni dei ministri del culto sono corrisposti dallo Stato; gli importi necessari sono imputati annualmente al bilancio statale».
Il Codice Penale del 1867, all’articolo 268, punisce con il carcere fino a cinque mesi e con sanzioni pecuniarie fino a 500 euro (importi modificati nel 2002) tutti i «ministri di culto» che, nell’esercizio del loro ministero e in riunioni aperte al pubblico, «criticano il governo, una legge, un decreto reale o qualsiasi altro atto dell’autorità pubblica». L’articolo 267 impone anche pene detentive e pecuniarie ai ministri di culto che celebrano un matrimonio prima delle nozze civili. Lo Stato riconosce e finanzia le comunità religiose e altri gruppi, come Cattolicesimo, Protestan tesimo, Anglicanesimo, Ebraismo, Islam, Ortodossia (greca e russa) e umanesimo laico. Il rico noscimento del Buddismo come «comunità filosofica non confessionale» è stato approvato nel marzo 2023. I cattolici romani sono la principale confessione religiosa e rappresentano il 57,1 per cento della popolazione. Il 20,2 per cento dei belgi è «non credente/agnostico»; il 2,3 per cento è protestante; il 2,8 per cento appartiene ad altra denominazione cristiana non ortodossa; il 6,8 per cento è musulmano (in prevalenza sunnita); lo 0,6 per cento è cristiano ortodosso; lo 0,3 per cento è di fede ebraica; lo 0,3 per cento è buddista; il 9,1 per cento è ateo; e lo 0,5 per cento della popola zione è indicato sotto la categoria “altro”.
Non sussistono criteri legali o costituzionali ai fini della concessione del riconoscimento statale di una comunità religiosa. Il Ministero della Giustizia ha fornito alcune indicazioni, come il numero di appartenenti, la storia e il contributo della comunità al benessere della società. Tuttavia, tali criteri non sono mai stati sanciti dalla legge. Qualunque sia il loro credo, i contribuenti assicurano il principale sostegno finanziario alle poche religioni o visioni del mondo riconosciute dallo Stato. I gruppi che non sono riconosciuti dallo Stato possono acquisire lo status di associazioni senza scopo di lucro.
Nelle scuole pubbliche, gli alunni possono seguire corsi di religione oppure di morale in base alle preferenze indicate dai genitori. Il sistema di istruzione pubblica impone la neutralità nella presentazione delle opinioni religiose. Tutte le scuole pubbliche devono garantire insegnanti per ciascuno dei gruppi religiosi o di credo riconosciuti dallo Stato. Le scuole di ispirazione religiosa seguono lo stesso programma di studi delle scuole pubbliche e ricevono sussidi governativi per le spese di funzionamento, quali la manutenzione degli edifici e le attrezzature. Un divieto federale di coprire tutto o parte del viso in pubblico è stato approvato dal governo fiammingo e impone ai trasgressori una multa massima di 137,50 euro (160 dollari), oltre alla possibilità di essere condannati a sette giorni di reclusione. La negazione dell’Olocausto è illegale in Belgio dal 1995.
Episodi rilevanti e sviluppi
Ad eccezione di Bruxelles, tutte le regioni del Belgio richiedono lo stordimento degli animali prima della macellazione, il che viola le regole delle pratiche kosher e halal. Per armonizzare le legislazioni regionali, nel giugno del 2022, il Parlamento di Bruxelles ha proposto un disegno di legge per richiedere lo stordimento degli animali a livello nazionale, ma il disegno è stato respinto dopo un intenso dibattito. Nel 2021, diverse organizzazioni ebraiche e musulmane hanno presentato alla Corte Costituzionale un ricorso riguardante l’obbligo di stordimento prima della macellazione nelle Fiandre. In quel caso, la Corte ha ritenuto che l’interesse del benessere degli animali fosse proporzionato ai diritti di uguaglianza e di non discriminazione delle persone di fede ebraica e musulmana.
Nel suo ultimo rapporto pubblicato nel 2021, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) ha registrato un totale di nove crimini d’odio contro fedeli islamici avvenuti in Belgio. Ad esempio, nel febbraio del 2021, un imam ha ricevuto una lettera contenente insulti xenofobi, offese nei confronti di marocchini e turchi, e minacce di morte contro i musulmani. Nell’agosto del 2021, una donna che indossava un velo è stata spinta a terra, aggredita fisicamen te e insultata da un uomo in un parcheggio.
La Chiesa cattolica in Belgio continua a subire diversi casi di vandalismo e furto. Nell’ottobre del 2022, una chiesa di Kortrijk è stata deturpata con insulti. In precedenza, nel marzo del 2022, la Basilica di Koekelberg aveva subìto atti di vandalismo da parte di alcuni adolescenti, che avevano rotto 42 finestre. Tra gli attacchi anche la profanazione di una chiesa a Bree, come dimostra un video pornografico, pubblicato nel 2021, in cui si vede una coppia dietro l’altare intenta a com piere atti sessuali. Nel complesso, l’OSCE ha riportato un totale di 11 crimini d’odio anticristiani nel suo rapporto 2021. Nell’ottobre del 2022, la Corte Costituzionale belga ha stabilito che la legge sull’eutanasia (in vigore dal 2002) doveva essere rivista e chiarita, in quanto sembrava violare gli articoli 10 e 11 della Costituzione, in merito alla responsabilità degli operatori sanitari che amministrano la procedura di eutanasia. Questa sentenza ha fatto seguito al caso in cui la famiglia del defunto, dopo aver richiesto l’eutanasia a causa di una «insopportabile sofferenza psicologica», ha accusa to i medici di omicidio per avvelenamento, perché questi avrebbero commesso un «errore proce durale». I medici sono stati assolti. In attesa di una revisione, la richiesta e la pratica dell’eutanasia restano legali in Belgio.
La legge sull’eutanasia indica che nessun operatore sanitario è obbligato ad eseguire una proce dura di eutanasia. L’operatore che rifiuta di fornire l’eutanasia, tuttavia, deve spiegare le proprie ragioni al paziente o al suo rappresentante, indirizzarli a un’associazione specializzata nella legi slazione relativa all’eutanasia e deve trasferire la cartella del paziente a un altro medico identifi cato dal paziente. La normativa indica anche che i decessi per eutanasia sono considerati, ai fini dell’assicurazione sulla vita, «morte per cause naturali» e non suicidio.
Alcuni credenti religiosi hanno espresso preoccupazione in merito al progetto di legge del no vembre 2022 volto a vietare le “terapie di conversione” delle persone LGBT+. Ciò è dovuto al fatto che il termine “terapie di conversione” non è ben definito e potrebbe includere semplici preghie re e conversazioni private sull’orientamento sessuale. In base alla proposta di legge, la violazione del divieto è punita con la reclusione da un mese a un anno o una multa fino a 300 euro. Anche l’atto di proporre o incoraggiare la terapia di conversione rappresenta una violazione ai sensi della legge.
Prospettive per la libertà religiosa
Il dibattito sulla tutela degli animali dai maltrattamenti contrapposta alle pratiche di macellazio ne rituale continuerà probabilmente a vedere opposte la società laica e le comunità ebraica e musulmana. Un’ulteriore preoccupazione è rappresentata dal numero di attacchi che continua no a verificarsi contro la Chiesa cattolica. Resta da vedere se il progetto di legge per vietare le “terapie di conversione” avrà un impatto sulla libertà religiosa a causa dell’ambiguità dei termini utilizzati. Inoltre, la recente decisione della Corte Costituzionale di rivedere le norme sull’eutanasia ha sollevato preoccupazioni sul futuro dell’etica nell’assistenza sanitaria. Nonostante queste sfide, le prospettive per la libertà religiosa rimangono stabili.
* Estratto da: Libertà religiosa nel mondo, Rapporto 2023
Il Rapporto 2023 è la XVI edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che viene realizzato ogni due anni.
È pubblicato in inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese e spagnolo
Foto di Jochen Schaft da Pixabay