Abusi e discriminazione nelle Chiese Protestanti

Abusi e discriminazione nelle Chiese Protestanti

di Davide Romano

IL SILENZIO COLPEVOLE DELLA STAMPA ITALIANA

Negli ultimi anni, scandali di abusi e discriminazioni all’interno delle chiese protestanti sono venuti alla luce con una gravità sconcertante. Nonostante ciò, in Italia, la stampa ha scelto di mantenere un silenzio quasi totale su questi episodi, lasciando che storie di dolore e sofferenza rimangano in gran parte sconosciute al grande pubblico.

Questo atteggiamento solleva interrogativi inquietanti, specialmente quando si considera l’enorme impatto che questi scandali hanno avuto in altri paesi, dove sono stati trattati con l’attenzione e la serietà che meritano.

La Chiesa Evangelica in Germania: uno scandalo di abusi senza precedenti

La recente pubblicazione dei dati relativi agli abusi sui minori all’interno della Chiesa Evangelica in Germania ha profondamente scosso l’opinione pubblica. Uno studio commissionato dalla Chiesa Protestante Tedesca ha rivelato un quadro drammatico: oltre 9.000 minori sarebbero stati vittime di abusi dal 1946 fino ai giorni nostri. Questi dati, che rappresentano solo la punta dell’iceberg, evidenziano un problema sistemico e diffuso che ha coinvolto pastori, vescovi e operatori legati alla chiesa, in particolare all’organizzazione Diaconia.

La vescova Kirsten Fehrs, presidente del Consiglio della Chiesa Evangelica in Germania (EKD), ha espresso un sincero mea culpa, definendo questi risultati come un “massiccio fallimento” da parte della chiesa nel proteggere i minori e nell’affrontare gli abusi. Fehrs ha sottolineato l’assenza di protezione e giustizia per le vittime, molte delle quali hanno subito violenze persino negli asili nido gestiti dalla chiesa. Il rapporto ha indicato almeno 2.200 vittime accertate e oltre 3.000 presunti abusatori, un terzo dei quali sono leader religiosi.

La chiesa ha adottato una serie di misure per cercare di affrontare questo problema, tra cui l’istituzione di un consiglio consultivo per la protezione contro la violenza e commissioni indipendenti nelle chiese regionali. Tuttavia, il presidente di Diakonie Deutschland, Rüdiger Schuch, ha ammesso che l’istituzione ha fallito nel proteggere i più vulnerabili e ha promesso di collaborare con le vittime per promuovere cambiamenti significativi.

Il caso della Chiesa Battista del Sud negli Stati Uniti

Il fenomeno degli abusi nelle chiese protestanti non è limitato alla Germania. Negli Stati Uniti, la Chiesa Battista del Sud è stata coinvolta in uno dei più grandi scandali di abusi sessuali della storia recente. Nel 2019, un’inchiesta giornalistica condotta dal Houston Chronicle ha rivelato che oltre 700 vittime, in gran parte donne e bambini, sono state abusate da pastori e volontari della chiesa. Questi abusi sono stati sistematicamente coperti dalla leadership della chiesa, che ha spesso preferito trasferire i colpevoli in altre comunità piuttosto che denunciarli alle autorità.

La Chiesa Anglicana in Australia: una storia di orrori

Anche in Australia, la Chiesa Anglicana è stata travolta da uno scandalo di abusi sessuali. L’inchiesta reale australiana (Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse) ha rivelato che tra il 1980 e il 2015, oltre 1.100 membri della chiesa sono stati accusati di abusi sessuali su minori. I leader della chiesa, in molti casi, hanno preferito insabbiare le accuse piuttosto che affrontarle apertamente, trasferendo gli accusati in nuove parrocchie.

Il silenzio dell’Esercito della Salvezza

Un’altra istituzione protestante colpita da scandali di abusi è l’Esercito della Salvezza. Questa organizzazione, nota per il suo impegno umanitario, è stata coinvolta in numerosi casi di abusi sui minori, specialmente nei paesi anglosassoni. Un’inchiesta del 2013 nel Regno Unito ha rivelato che bambini vulnerabili sono stati abusati in orfanotrofi gestiti dall’Esercito della Salvezza. Le vittime hanno raccontato di un ambiente di terrore e silenzio, dove gli abusi erano sistematicamente ignorati o insabbiati dai responsabili.

L’omertà della stampa italiana

Di fronte a questi scandali di portata globale, e ne abbaiamo citato solo alcuni a mo’ di esempio perché l’elenco sarebbe molto più lungo, la stampa italiana ha mantenuto un atteggiamento di colpevole silenzio.

Mentre in paesi come la Germania, gli Stati Uniti e l’Australia questi scandali hanno suscitato un vasto dibattito pubblico e misure correttive, in Italia il tema è stato trattato con una superficialità che lascia sconcertati.

Questo silenzio sembra riflettere una mancanza di interesse nei confronti delle chiese protestanti, che rappresentano una minoranza religiosa nel paese, ma che non per questo meritano meno attenzione.

La reticenza a trattare questi argomenti potrebbe essere attribuita alla percezione che gli scandali religiosi siano prerogativa della Chiesa Cattolica, storicamente al centro di numerosi casi di abusi. Tuttavia, ignorare le problematiche all’interno delle chiese protestanti rischia di perpetuare un sistema di impunità e di lasciare le vittime senza voce. In un contesto mediatico dove la cronaca nera e gli scandali religiosi catturano spesso l’attenzione del pubblico, questa omissione appare non solo ingiustificata, ma anche dannosa.

Gli abusi e le discriminazioni nelle chiese protestanti rappresentano una questione di estrema gravità che richiede una risposta immediata e decisa. Il silenzio della stampa italiana su questi episodi non può essere giustificato e rischia di lasciare impuniti i colpevoli e inascoltate le vittime. È necessario che anche in Italia si inizi a parlare apertamente di questi scandali, così come è stato fatto in altri paesi, per garantire giustizia e per promuovere un cambiamento radicale nelle istituzioni religiose. Solo attraverso un’informazione completa e trasparente si potrà spezzare il muro di omertà che ancora oggi protegge gli abusatori e perpetua la sofferenza delle vittime.

 

Foto di Eugenio Albrecht da Pixabay

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments