Cirenei cercasi

Cirenei cercasi

di Nicola Sajeva

UN SOS DA PRENDERE IN SERIA CONSIDERAZIONE

Un annuncio pressante, una richiesta non rinviabile, un SOS da prendere in seria considerazione che potrebbe partire da tanti contesti sociali preoccupati di non riuscire a procedere con serenità il proprio cammino.

La nostra società boccheggiante lancia questa richiesta d’aiuto per requisire uomini di buona volontà in grado di rendere disponibili le proprie energie.

Si constata, da più parti, che un processo involutivo caratterizza la nostra quotidianità e ciò che ieri rivestiva i contorni dell’apprensione, oggi naviga verso un preoccupante allarme.

Superati tutti i livelli di guardia, imperversa una deriva esistenziale alimentata, purtroppo, dalla nostra passività, dalla dichiarazione della nostra impotenza, dal nostro comportamento accidioso. Urge una riflessione che dia respiro alla promozione di un nuovo umanesimo.

All’interno del tempo liturgico che stiamo vivendo, le tante Vie Crucis celebrate, quando rimangono vittime della spettacolarizzazione, non ci aiutano ad esaminare a fondo il nostro stile di vita e, conseguentemente, faticano a determinare processi catartici.

Il ruolo di quel Simone di Cirene, requisito per aiutare Gesù a portare la croce lungo la via del Calvario, è da rappresentare anche se, obiettivamente, è difficile trovare adeguati interpreti. Cirenei cercasi per offrire, nella gratuità più assoluta, un sollievo, una possibilità di ripresa.

Per il Nazareno l’impegno consisteva nel portare a termine il comando del Padre e l’incapacità fisica che bloccava il suo cammino ha richiesto l’intervento del Cireneo; per l’uomo di oggi, spesso in difficoltà per l’incapacità a risolvere certi problemi, si rende necessario un aiuto: l’intervento di un ipotetico Cireneo.

Quest’uomo può essere un insegnante che non riesce a svolgere il suo ruolo educativo senza la collaborazione dei familiari; quest’uomo può essere un amministratore che, nell’esercizio delle sue funzioni, necessita di una collaborazione che vada un po’ oltre al semplice assolvimento del proprio dovere; quest’uomo può essere un primario ospedaliero, un capo servizio, un responsabile, un sacerdote, un presidente, un ministro, un disoccupato, un migrante. Cirenei cercasi!

Oggi però, per i suddetti motivi, occorre realizzare un salto dl qualità: da requisiti, da obbligati a portare la croce, a Cirenei volontari, disponibili, pronti a scoprire un bisogno, un’urgenza, pronti a superare gli steccati dell’indifferenza, pronti ad inventare le più fantasiose strategie di intervento. Affinare la nostra sensibilità, saper guardare lontano, seminare senza pretendere di far parte del gruppo dei raccoglitori.

Cirenei cercasi! Uomini che non aspirino a pubblica approvazione, ma che solo all’interno della propria coscienza, nella consapevolezza di aver operato il Bene, riescano a trovare motivi sufficienti di compiacimento.

Vedere un volto sollevato, scoprire un sogno che prende consistenza, diventa motivazione più che valida per maturate la decisione di prendere sulle spalle una croce.

Cirenei attivi all’interno di un contesto intriso di povertà più spirituali che materiali, un contesto dove allignano nuove forme di schiavitù, più pericolose delle tradizionali perché rivestite, nascoste, ricoperte, avallate da modi di essere portatori di un falso e deteriore concetto di progresso.

Attenti, inoltre, ai falsi Cirenei, al Cirenei “eccellenti” individuabili all’interno del Comuni, delle Province, delle Regioni, pronti a sostenere, a farsi carico delle difficoltà economiche dei vari comitati del festeggiamenti, religiosi e non, che furbescamente ricorrono a fondare, con finalità pseudo-sociali, un’Associazione. Tutto a posto dal punto di vista legale, tutto da riconsiderare tenendo conto del vergognoso, diseducativo, a-morale sperpero di denaro pubblico.

La vera identità del Cireneo la ritroviamo nei Vangelo: «Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, e lo caricarono della croce perché la portasse dietro a Gesù» (Lc 23,26). Contemplando questa scena, riflettendo sul nostro futuro, dovremmo rispondere con sollecitudine all’annuncio espresso nel titolo.

Fare tutto ciò e facile o difficile? E’ difficile. A ciò sono chiamati gli uomini veri.

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