“I miei sacrilegi si moltiplicavano con le confessioni. San Giuseppe mi salvò”
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UNA RIFLESSIONE QUOTIDIANA SUL PADRE PUTATIVO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
Ventitreesimo giorno
Pater noster – San Giuseppe, prega per noi!
Lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità; è Dio, perfettamente uguale all’Eterno Padre ed al Divin Figlio. Egli santifica le anime, le illumina, le fortifica e le dirige nella vita spirituale. Questo Divino Spirito pervase la Madonna, rendendola Madre pur lasciandola Vergine; la Madonna fu la prediletta dello Spirito Santo. Questa terza Divina Persona fu larga dei suoi doni con gli Apostoli, scendendo in loro in modo sensibile nella Pentecoste, sotto forma di fuoco; li trasformò interiormente. Nello svolgersi dei secoli ha dato e continua a dare alle anime i suoi doni.
Ma l’azione più meravigliosa, a preferenza di qualunque Apostolo e di qualunque altro Santo, il Divino Spirito la compì in San Giuseppe.
Dopo Maria Santissima, nessuno fu o sarà tanto prediletto dallo Spirito Santo quanto San Giuseppe. Questa predilezione fu conseguenza della vicinanza con Gesù e con la Madonna e fu dote della missione che dovette compiere sulla terra. Più alta è la missione di un’anima, più densa dev’essere l’opera dello Spirito Santo.
Il Santo Patriarca ebbe tutti i doni dello Spirito Santo e li ebbe in grado perfetto, per compiere bene il suo dovere verso Gesù e la Madonna; egli operò sempre sotto l’influsso dell’azione divina.
L’assieme delle grazie, la pienezza delle virtù e dei privilegi di cui fu adorno, esigono l’affermazione che egli mai fu mediocre nella corrispondenza ai movimenti interni dello Spirito Santo, che anzi esegui sempre le divine ispirazioni con la maggior docilità.
Illuminato dallo Spirito Santo ebbe una conoscenza molto perfetta e chiara di tutte le verità di fede; penetrò specialmente il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, al quale egli cooperò. Fortificato dallo Spirito Santo, perseverò nel compimento del suo dovere, nonostante le difficoltà, le strettezze della vita e le persecuzioni.
Nelle Litanie ad onore di San Giuseppe ci sono dei titoli, che rispecchiano i doni celesti, di cui egli fu arricchito per munificenza divina: «Uomo prudente» « forte » «fedele Custode della Vergine Immacolata» e «Vigile difensore di Gesù Cristo ».
Impariamo da San Giuseppe ad onorare lo Spirito Santo; domandiamogli che ci ottenga i suoi doni specialmente quello della sapienza. Per mezzo della sapienza noi potremo amare ciò che è buono e santo, apprezzare i beni spirituali e tenere in minimo conto i beni passeggeri della vita.
Il Patriarca fu illuminato e guidato dallo Spirito di Dio; imitiamolo noi, suoi devoti, ascoltando ed eseguendo le sante ispirazioni che avvertiamo nell’anima nostra.
Esempio
Un giovane racconta la sua conversione: Per mia sventura, in Confessione non volli manifestare alcuni gravi peccati. Per quattro anni i miei sacrilegi si moltiplicavano. Provavo vergogna ad accusare le impurità.
Sentivo una voce interna: Confessa quei peccati ed avrai pace! – Il rimorso mi tormentava. Finalmente San Giuseppe mi salvò. Un buon Sacerdote si accorse del mio doloroso stato; a mia insaputa fece un triduo di preghiere a San Giuseppe. Quando mi recai da lui per confessarmi, con l’intenzione di nascondere ancora quei brutti peccati, all’improvviso sentii l’impulso di accusarli; lottai nel mio interno e resistetti ancora alla grazia.
Il Sacerdote allora m’incoraggiò con buone parole, finché io mi arresi e scaricai il grave peso che mi opprimeva la coscienza. Godetti un giorno di pace, mi sembrò un giorno di Paradiso.
Il Confessore mi confidò che aveva fatto per me un triduo a San Giuseppe e che quello era il terzo giorno. Io scongiuro coloro che fossero caduti nella mia disgrazia, a ricorrere a San Giuseppe per essere assistiti a confessarsi bene e a riacquistare la pace.
Fioretto – Esaminare la coscienza per vedere se si è taciuto o confessato male qualche grave peccato.
Giaculatoria – Divino Spirito, purifica e rafforza l’anima mia!
Il testo che vi abbiamo proposto è stato tratto da libro Don Giuseppe Tomaselli, San Giuseppe – Mese in suo onore (1962), di proprietà dell’Istituto Teologico “San Tommaso“, Via del Pozzo, 43 – 98121 Messina, al quale il libro può essere chiesto, oppure scrivendo alla mail: dongiuseppetomaselli@gmail.com.
* Don Giuseppe Tomaselli, nato a Biancavilla (Catania) il 26 gennaio del 1902 e morto a Messina nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1989, entrò nel 1916 nella Congregazione Salesiana, venne ordinato sacerdote nel 1926 e, lungo il suo ministero, durato quasi 63 anni, fu parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista, taumaturgo ed apostolo della buona stampa cattolica. Proprio in quest’ultima veste diffuse ben 10 milioni di copie dei suoi 120 libri, testi che ancora sono molto richiesti e letti.
Buongiorno gradirei acquistare i libretti di don Cesare e di San Giuseppe. Grazie