In India un nuovo miracolo eucaristico?

In India un nuovo miracolo eucaristico?

di Andrea Sarra

E’ IMPRESSIONANTE QUANTO ACCADUTO IN UN PAESE DEL SUBCONTINENTE INDIANO

Nella nostra società sovente càpita che noi ci lasciamo ingannare dalle apparenze. Questo accadeva anche nel passato. Proprio il Vangelo di domenica 11 agosto ci ha spiegato come Gesù sia stato oggetto di una valutazione errata da parte dei Giudei. Essi, infatti, badavano solo alle apparenze e, poiché pensavano di conoscere bene Giuseppe e Maria e li identificavano quali genitori di Gesù, credevano di conoscere anche Gesù. Come poteva dunque Gesù affermare di essere colui che diceva di essere? I Giudei erano molto ostinati nel non credere a quanto Gesù diceva di se stesso, benché Egli esplicitasse di continuo la sua origine divina, in modo particolare nel Vangelo di Giovanni dove Gesù più volte aveva ripetuto “IO SONO”:

Io sono venuto nel nome del Padre mio…” (GV 5,43)

Io sono il pane della vita…” (Gv 6,35)

Io sono il pane vivo…”. (Gv 6,51)

Io sono la luce del mondo…” (Gv 8,12)

Io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.” (Gv 8,2)

se infatti non credete che Io sono, morirete nei vostri peccati” (Gv 8,24)

prima che Abramo fosse, Io Sono” (Gv 8,58)

Io sono venuto in questo mondo per giudicare …” (Gv 9,39)

Io sono la porta delle pecore. “ (Gv 10,7)

Io sono la porta…” (Gv 10,9)

Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.” (Gv 10,10)

Io sono il buon pastore” (Gv 10,11 e 10,14)

Io sono la resurrezione e la vita“ (Gv 11,25)

Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. “ (Gv 13, 19)

Credetemi: Io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.” (Gv 14,11)

Io sono la via, la verità e la via” (Gv 14, 6)

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.” (Gv 15,1)

Se soltanto i Giudei avessero fatto il confronto con quanto fu detto da Dio a Mosè!

Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!”.

Poi disse: “Dirai agli Israeliti: IoSono mi ha mandato a voi”. (ES 3,14 14).

Solo allora, forse, i loro occhi – e il loro cuore – si sarebbero dilatati per accogliere la Parola di salvezza. L’errore in cui sono incorsi i Giudei, nonostante siano trascorsi due millenni, si verifica ancora oggi.

È lo stesso atteggiamento superficiale con cui oggi molti cristiani, probabilmente privi del dono della fede, tante volte si accingono a ricevere la Santa Eucarestia senza neppure immaginare quale dono immenso stanno ricevendo dal Signore, senza credere che nell’ostia consacrata possa essere realmente presente il Corpo ed il Sangue di Gesù.

Forse questo accade perché l’ostia ha un aspetto così piccolo, così umile! È come quando acquistiamo qualcosa lasciandoci ingannare dalla sua confezione: spesso qualcosa di prezioso ha una confezione meno vistosa mentre cose superflue e di poco conto vengono realizzate in maniera appariscente; poi, dopo aver scartato l’inutile vistoso involucro esterno, si resta delusi per il suo contenuto.

Così molti di noi si comportano dinanzi alla piccola Ostia che in realtà contiene tutto l’universo.

Eppure il Signore, pur conoscendo che il cuore delle persone è spesso indurito, distratto da cose vane e che siamo uomini di “dura cervice”, periodicamente ci invia ulteriori segni perché a Lui sta infinitamente a cuore la nostra salvezza; questi segni, però, vengono spesso ignorati dall’uomo, se non addirittura derisi, ignorati o profanati.

Sino ad oggi, sono stati un centinaio i miracoli eucaristici sinora riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa Cattolica, sin dal momento dell’istituzione dell’Eucarestia. Quanti di noi ne sono a conoscenza? Cosa viene fatto perché il mondo, soprattutto cristiano, ne prenda conoscenza? E in che cosa consistono tali miracoli?

In parole semplici, il miracolo consiste nella transustanziazione che avviene nel momento della consacrazione, nel cuore della Santa Messa. Con la transustanziazione si verifica la conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue del Signore Gesù Cristo.

È un miracolo immenso! Un fenomeno che, se solo noi riuscissimo ad intuirne la portata, dovremmo continuamente piegare le nostre ginocchia in chiesa ed adorare il Signore, Vivo e Presente in mezzo a noi. Altro che restare presuntuosamente in piedi! Altro che bere dalla bottiglietta dell’acqua in un momento così sacro (se ne vedono tanti)! Altro che cospargersi le mani di amuchina!

Il nostro cuore dovremmo cospargere, quello sì, ma non di amuchina bensì di quella purezza che solo può donarci una confessione sacramentale ben fatta prima di presentarci al cospetto di Dio per riceverlo nella Santa Eucarestia!

E come questi miracoli non siano frutto di una semplice credenza lo dimostrano gli studi e le ricerche minuziose effettuate da medici e scienziati. Le indagini rigorosamente scientifiche eseguite nei casi di miracoli eucaristici hanno dimostrato, infatti, come quel pezzo di carne sia sempre risultato essere un frammento del muscolo cardiaco di un individuo che è stato sicuramente sottoposto ad incredibili torture, che ha avuto immani sofferenze, mentre il sangue risulta essere dello stesso identico tipo di quello ritrovato sulla Sindone. Quindi, non facciamoci ingannare dalle apparenze – come hanno fatto i Giudei – perché quella che riceviamo durante la santa messa non è una semplice, piccola ostia bianca fatta con acqua e farina.

Anche domenica 4 agosto 2024 a Panangad, Ernakulam, Cochin, nello Stato del Kerala in India (dove le religioni praticate sono veramente tante ma la prevalenza della popolazione è indù e solamente una piccola percentuale è cattolica), nella chiesa di Madavana San Sebastiano pare si sia verificato un nuovo miracolo Eucaristico: infatti, durante la celebrazione della messa domenicale presieduta dal Vescovo, è accaduto che, al momento della comunione, una bambina aveva appena ricevuto l’Eucarestia sulla lingua e l’ostia si è subito trasformata in carne e  sangue.

Le immagini che riportiamo risultano eloquenti, raccontano molto meglio di qualsiasi parola ciò che di sconvolgente è avvenuto sotto gli occhi di un centinaio di persone che partecipavano alla messa in quel momento. C’è molto da riflettere, allora, molto da interrogarsi sul nostro essere cristiani, sul rispetto che dobbiamo avere verso le Sacre Specie del pane e del vino quando vengono consacrate. C’è, soprattutto, molto da insegnare – anche a chi insegna o crede di insegnare – dicendo che quell’ostia “rappresenta” il corpo di Gesù!

NO!!! Quell’Ostia, una volta consacrata, non “rappresenta”, ma “Èrealmente il Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo: perciò, come sta scritto, “…nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.”

Se poi non lo crediamo, faremmo meglio a non riceverla per non comportarci da persone sacrileghe.

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Quando certi preti si potranno la semplice domanda: perchè proprio in questi tempi tanti miracoli eucaristici come non mai? Continuate nella profanazione dell’Eucaristia, assunta in piedi, sulla mano, senza alcuna reverenza, in Messe teatrino. Continuate…