Chiese diventate ristoranti e negozi

Chiese diventate ristoranti e negozi

di Anna Porchetti

LA CHIESA NON E’ UN CAPANNONE INDUSTRIALE!

In una settimana di vacanza in Norvegia e Danimarca ho scoperto che le chiese più belle che abbiamo incontrato erano sconsacrate. Ospitavano ristoranti e negozi: Starbucks e McDonald’s. Le chiese non sconsacrate erano chiuse, perché vuoi mai che una chiesa aperta rischi di attrarre qualche essere umano, bisognoso di un momento di raccoglimento?

E dire che i paesi scandinavi hanno ancora nella bandiera la croce, e da non molto lontano proveniva Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa. Come ha fatto questa terra a perdere le sue radici cristiane, la sua innata e naturale spiritualità?

Sbarchiamo poi in Germania. Nella chiesa protestante più importante di Kiel, dedicata a San Nicola, troviamo un bar, con tanto di tavolini per la consumazione, nella navata laterale. Ma perché? Non ci sono abbastanza bar in città? I fedeli, dopo aver pregato, hanno una incontenibile urgenza di bere e mangiare?

Così incontenibile che va soddisfatta subito, senza nemmeno uscire dal perimetro del sagrato, vuoi mai che muoiano di fame e di sete in quei pochi metri di strada, fino al bar più prossimo?

La chiesa è un luogo sacro. Non un capannone industriale o un edificio come tanti. Lí siamo alla presenza del Signore. Abolire il senso del sacro, per rendere tutto consumistico, tutto profano, tutto assolutamente contingente, è davvero progresso? Rende davvero l’uomo più libero, o solo immensamente più povero?

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Almeno una decina di anni fa a Basilea, entrando nella chiesa protestante di Santa Elisabetta (Elisabethenkirche) sono stata colta da un forte profumo di caffè….con sgomento ho notato un bar nella navata laterale, che rubava la scena alle volte gotiche di cattolica memoria….che brutta cosa pensare di “andare a prendere un caffè con Nostro Signore”…invece che inginocchiarsi per adorarLo….Ah, dimenticavo, nella cattedrale di Norimberga vendevano i luterini di lego, assieme ad altro, ovviamente.