La ‘neutralità di genere’ negli esseri umani non esiste

La ‘neutralità di genere’ negli esseri umani non esiste

di Giorgia Brembilla 

BLOCCARE LE NATURALI PREDISPOSIZIONI VUOL DIRE MANIPOLARE LO SVILUPPO DEI BIMBI

Il fatto che una femminuccia tenda a prediligere le bambole e il maschietto la macchinina è legata al fatto che il dimorfismo sessuale comprende anche il cervello e dunque anche il comportamento, sempre in modo coerente con la personalità e dunque con il carattere e con la sensibilità del singolo.

Questo fa sì che la neonata sia più attratta dai volti (da cui la successiva predilezione delle bambole) e il neonato da oggetti che producono rumore e che si muovono (da cui poi macchinine e pallone).

Però, le differenze si notano soprattutto sul MODO DI GIOCARE e non tanto sul gioco scelto.

Lo si vede chiaramente quando i bambini giocano con oggetti che non sono giochi: i biscotti a colazione o il comune telecomando della TV.

Mentre i maschietti molto probabilmente ai biscotti faranno fare la lotta e tramuteranno il telecomando in un razzo spaziale, le femminucce faranno chiacchierare i biscotti e metteranno a nanna il telecomando.

E questo molto prima di dire a se stessi «sono maschio» o «sono femmina».

Bloccare queste naturali predisposizioni è manipolare il loro sviluppo, forzando una “neutralità” che negli esseri umani non esiste!

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